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Il sicilian western di D&G: più che una sfilata è un film tra Leone e Morricone

Il sicilian western di D&G in passerella: più che una sfilata è un film

Di Venera Elisa Fichera |

Nella prima giornata di sfilate milanesi dedicate alle collezioni uomo autunno/inverno 2016/17 è andato in scena il “western siciliano” firmato Dolce&Gabbana. Più che una sfilata, un film: come Sergio Leone, il regista che nel 1964 ha diretto il film “Per un pugno di dollari”, per lungo tempo considerato il primo film del genere “spaghetti western”, Dolce e Gabbana dirigono una sfilata/short movie 2.0 ambientandola nelle terre siciliane arse dal sole, tra cactus, agavi e fichi d’India, tipica vegetazione mediterranea.

“Una favola per adulti” nella quale Sergio Leone ammise di aver avuto l’impressione di aver rivestito il ruolo di burattinaio nell’opera dei pupi con i suoi spettacoli leggendari e al tempo stesso storici. Nel film diretto da Dolce e Gabbana, la tradizione incontra l’innovazione. La macchina da presa è sostituita dai mini iPad dei modelli che riprendono la sfilata/film proiettata in diretta sui maxi schermi all’interno della sala e in streaming sui social media della Maison. Sulle note della meravigliosa colonna sonora creata da Ennio Morricone il poncho di Joe appare in lana o astrakan. Le Colt sono stampate anche sui biker o si manifestano nei ricami in oro e strass, nelle applicazioni patchwork, come i ferri di cavallo e le carovane del west, qui però i proiettili non sono altro che rose.

Un tripudio di rose su abiti eleganti con giacche dai rever a lancia dove si insinua il lussuosissimo velluto, presente anche nella felpa ricamata. Bianco e nero per i cappotti e i pantaloni in pelliccia di montone e agnello, mentre le medaglie onorifiche del Commendatore diventano spille preziose da applicare sulle giacche. I pistoleri Made In Sicily indossano la coppola e combattono i cattivi sui carretti siciliani dei completi/pigiama in seta lucida che indossano anche nella magnifica parata finale emozionante come sempre, emozionante come il finale di tutte le favole degne di essere chiamate favole.

Ma torniamo in America con Fay. I paesaggi naturali che alternano pianura e deserti sconfinati, resi eterni dai film hollywoodiani, fanno da trama alla collezione creata da Aquilano e Rimondi per Fay. La Director’s Jacket indossata da Coppola, una sahariana dalla silhouette senza tempo, è il capo icona per la prossima stagione. La giacca in morbida lana-cachemire effetto lavato ha un aspetto vissuto ingentilito dal leggero motivo gessato. La sua struttura multitasche la rende pratica nel quotidiano senza scalfire l’eleganza effortless che contraddistingue il brand che fa capo al Gruppo Tod’s.

“Under pressure”, tra velluto fluido e ricami brillanti effetto 3D, la collezione di Ennio Capasa per Costume National che dichiara: «Il mondo è sotto pressione. La moda è sotto pressione. La mia risposta è creativa. Ho scelto di affermare la centralità della moda sperimentando. Ho lavorato sulle contaminazioni, innestando sulla radice new wave di Costume National suggestioni cromatiche positive, elementi couture, uniform e combat in totale libertà. Uomini con cappotti blu sartoriali in doppio cachemire o camicie in ciniglia abbinati a pantaloni combat. Abiti con cromie sature e inaspettate, volutamente provocatorie. Senza dimenticare il mio legame con la musica».

Chi indossa HOGAN entra a far parte di un club esclusivo. L’attitude grintosa ma raffinata del brand Re del casual luxury, elegante ma informale, è adatta a un utilizzo 24/7. Qui il tuxedo sartoriale dal taglio slim è abbinato T-shirt stampate e si indossa su luxury sneakers mentre i biker jackets sono in morbida nappa e i pantaloni taglio denim in pelle argento sono indossati con sneakers slip-on stampa optical. Ai piedi scintilla la silver light dell’iconica luxury sneaker di HOGAN, la “TRADITIONAL 20.15”, presentata nella versione limited edition ‘CLUB’ dall’animo rock e sport-sartoriale in pregiata pelle metallizzata argento e nero con dettagli e tag personalizzati.

Grande party, infine, per il primo Flagship Store di Manuel Ritz. Il marchio che fa capo al Gruppo Paoloni ha inaugurato la sua boutique di via Solferino progettata dal prestigioso studio Storage Associati di Milano.

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