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Venerdì 17 tra superstizione e scetticismo: non è vero ma ci credo

Di Redazione |

C’è chi ha spostato la partenza di 24 ore o ha preferito rinviare la «chiusura» di un contratto. Ma c’è anche chi ha prenotato per oggi il posto in treno o in aereo, magari portando in valigia un corno di corallo. E poi ci sono anche gli scettici che non fanno una piega di fronte alla prospettiva, offerta oggi dal calendario, del venerdì 17. 

Ma qual è il significato dell’infausto binomio numero-giorno della settimana? Illustri antropologi hanno provato a spiegare, non senza dignità e autorevolezza delle fonti, che il 17 nell’immaginario collettivo è legato a epidemie, terremoti, carestie. Il venerdì, poi, è radicato nella coscienza cristiana e cattolica, perché in tal giorno si consumò la passione e la morte di Cristo.

Fu Benedetto Croce filosofo e insigne educatore, ad essere uno dei più autorevoli e originari interpreti del proverbiale «Non è vero, ma ci credo», di Eduardiana memoria. Il “napoletanista” Renato De Falco, scrittore ed autore del “Alfabeto Napoletano” (un bel saggio tra semantica e cabalistica sul significato dei numeri e sull’influenza della lingua partenopea sull’italiano) consigliava di vivere il venerdì 17 con una «moderata e cauta prudenza».

Secondo altri esperti della materia quella del venerdì 17 è una paura “importata” da altre culture, o sottocolture, per meglio dire. Insomma un luogo comune che non nasce, per una volta, a Napoli, patria della cabala e, a torto o ragione, luogo simbolo della superstizione. Secondo altri la “leggenda” del venerdì 17 ha infatti radici nella tradizione classica e segnatamente latina.

Anagrammando infatti la data scritta in lettere romane e cioè “XVII”, si può leggere un non certo confortante “VIXI” che nella lingua di Cicerone significa “ho vissuto”. Un consiglio per trascorrere un sereno venerdì 17 arriva da chi si ostina a non voler mostrarsi superstizioso. Non è certo il caso di barricarsi in casa, ma di ignorare sia la data, sia il giorno, tanto si tratta solo di qualche ora.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA