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Da medico a paziente Covid: in un libro due punti di vista in corsia

Di Redazione |

PALERMO – Da medico in prima linea contro il covid-19 a paziente colpito dallo stesso virus. Mario Rizzo, 62 anni, internista all’Umberto I di Enna, stava lavorando al suo libro «Le corsie della vita» (Maurizio Vetri editore), che racconta episodi vissuti da una corsia ospedaliera, spaccati di storie umane, vicende drammatiche e aneddoti singolari, quando è sopraggiunta l’emergenza sanitaria.

«Era tutto pronto per impaginare il libro, quando ho saputo di essere covid positivo. Una degenza di venticinque giorni ha dato forma alla mia idea di essere un paziente», dice il medico, ora guarito e tornato al suo lavoro.

«Ho bisogno di scrivere, di fissare tutto quello da fare – spiega l’autore che oltre ad essere medico è un giornalista -. Ho bisogno di riempire foglietti svolazzanti con scalette di banali quotidianità, per potere spuntarle soddisfatto. Ma anche di annotare su un diario, di mettere in salvo qualcosa che mi ha lasciato un segno, che ho imparato e che temo di non trattenere a lungo nella mente». Tanti i frammenti emersi dalla sua esperienza di medico.

«Quando poi – prosegue Rizzo – dall’iceberg di progetti è emerso il proposito di compattare questi frammenti di vita, li ho annodati a un filo comune, con la presunzione che così non sarebbero andati dispersi. Ne è venuto fuori uno zibaldone di esperienze mediche e umane da un punto di osservazione necessariamente invadente».

Da paziente, poi, per un’infezione da coronavirus, ha avuto l’altro punto di osservazione di una corsia ospedaliera. Mario Rizzo ha pubblicato, sempre con Maurizio Vetri editore, anche i volumi «Il cordaro» e «L’acqua dentro». Una parte del ricavato di «Corsia della vita» contribuirà al programma di solidarietà alimentare del Comune di Enna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA