Notizie Locali


SEZIONI
Catania 11°

Archivio

La fake news dell’anastilosi del Telamone: ecco che cosa prevede davvero il progetto

Di Gioacchino Schicchi |

Un post su Facebook virale, migliaia di commenti indignati e, alla fine, persino un’interpellanza parlamentare.

E’ una vicenda certamente pirandelliana quella che riguarda il progetto di musealizzazione del tempio di Giove nella Valle dei Templi che interesserà, come noto e arcinoto, anche uno dei telamoni presenti in sito e mai “riassemblati”. Un’anastilosi (termine che fa rabbrividire chi si è occupato del progetto, che continua a preferire “musealizzazione”) che sta provocando un vespaio di polemiche inaudito soprattutto perché, non si capisce bene come, ci si è convinti che oggetto delle “cure” sarà non un vero telamone, ma la copia presente nella Valle realizzata dall’Opificio pietre dure di Firenze.

Una “fake news” che ha preso immediatamente piede, ed è diventata merce da campagna elettorale in matrice antisamoniana: l’assessore ai beni Culturali della Lega vuole rimettere in piedi il Telamone finto. Apriti cielo. Il deputato favarese Giovanni Di Caro, ad esempio, ha presentato un’interrogazione con la quale chiede conto “in merito all’anastilosi, il restauro e la musealizzazione della copia del Telamone nella Valle dei Templi di Agrigento”.

Non sappiamo se e quando il Governo e l’assessore Samonà (che con questo, così come con altri progetti già avviati a fine 2019 c’entra molto poco) risponderanno nel merito: noi ci limitiamo, molto sommessamente a riportare quanto in realtà già consultabile da chiunque volesse avere chiarimenti, cioè la relazione tecnica del progetto di musealizzazione non solo del telamone, ma anche di un grande architrave lungo 12 metri.

Tutti blocchi oggetto di studio da parte dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma già nel 2005, che oltre a catalogarli ha potuto fornire alcune importanti indicazioni sull’effettiva struttura del colossale tempio di Giove Olimpico. In particolare, intorno alla struttura sono stati individuati oltre 90 frammenti riconducibili ad almeno 8 diversi telamoni.

L’obiettivo, si evidenzia comunque nel progetto, è anche la protezione di questo materiale, che in larga parte presenta pesanti segni di deterioramento. Tutto verrà spostato a monte dell’area del tempio e sarà anche dotato di una copertura che ridurrà l’impatto degli elementi atmosferici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: