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Dalle spiagge cubane alle atmosfere esotiche, viaggio in musica con Antonella Ruggiero

Dalle spiagge cubane alle atmosfere esotiche, viaggio in musica con Antonella Ruggiero

«E’ un eterno movimento alla ricerca di qualcosa di stupefacente» VIDEO

Di Giorgio Romeo |

CATANIA – «La creatività è un eterno movimento alla ricerca di qualcosa di stupefacente e, per fortuna, la mia “piccola fabbrica”, in questo senso, è sempre attiva». Parola di Antonella Ruggiero, che abbiamo incontrato ieri sera al “Qubba” di Catania in occasione del suo “Concerto Versatile”. Sul palco, assieme al pianista Mark Harris, la voce storica dei Matia Bazar ha proposto una selezione di “chicche” che hanno trascinato il pubblico, accorso numeroso, ora sulle spiagge dell’Havana, con una personale interpretazione di “Guantanamera”, ora nelle indimenticate atmosfere mediorientali di “Caravan” (brano portato al successo come standard jazz da Duke Ellingtnon). Il “viaggio” in musica è poi proseguito tra gli angoli di Genova, con l’apprezzata cover di “Crueza De Ma” di Fabrizio De André (per il quale Harris è stato arrangiatore) e i vicoli di Roma, con la celebre “Vacanze Romane”. Immancabile, poi, la carrellata di successi tra cui “Ti sento”, “Per un’ora d’amore”, “Stasera che sera”.    

Durante la sua carriera lei ha percorso le strade più disparate: dal jazz alla classica, dalla contemporanea alla musica popolare. Come si fa a conciliare tutto questo? «Direi che mi viene abbastanza naturale, in fondo è un modo per conoscere modi sempre nuovi d’intendere la musica. Il rapporto con il pubblico mi ha aiutata: molte delle persone che vengono ai concerti mi seguono da sempre, altre conoscono solo una parte del mio percorso professionale, ma spesso, in luoghi come la Sicilia, ho trovato una certa apertura verso il nuovo».    

A proposito del nuovo: cosa pensa dei talent show? Sono la strada giusta per i giovani? «Il problema di questi format sta nel fatto che per uno che vince, migliaia tornano a casa delusi. Impostare una lunga carriera con i talent non è molto frequente, allora preferisco guardare a giovani che si concentrano sulla propria strada. Ci sono solisti di classica che non cercano la visibilità immediata, ma a vent’anni fanno il giro del mondo».    

Che progetti ha per il futuro? «Prossimamente è in uscita un CD di musica sacra che ho registrato dal vivo alla cattedrale di Cremona assieme a Fausto Caporali. Progetto diverso è, invece, quello con il pianista classico Andrea Bacchetti, assieme al quale stiamo cercando un punto d’incontro tra il mio repertorio e il suo meraviglioso mondo».

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