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Acireale: Villa Pennisi dove la musicaè sostenibile

Acireale: Villa Pennisi dove la musica è sostenibile

Allievi e docenti insieme per costruire un posto ideale per ascoltare e organizzare concerti

Di Ombretta Grasso |

ACIREALE – Con l’archetto, la matita, la sega, le funi e persino i mattoncini Lego allievi da tutto il mondo e docenti lavorano insieme per costruire un festival creativo e originale che unisce la musica con l’architettura, il design e e l’eco-sostenibilità. Si chiama “Villa Pennisi in musica” e torna ad Acireale dall’1 al 13 agosto, ma è molto più di una kermesse musicale: è una incredibile farm school in cui 92 ragazzi provenienti da Belgio, Spagna, Svizzera, Armenia, Cina, Giappone oltre che da varie regioni italiane frequentano i corsi di perfezionamento musicale e i workshop di architettura e design, suonando e progettando in un meraviglioso giardino dell’Ottocento all’ombra di palme centenarie e yucca gigantesche.

«Sarà anche quest’anno un vero e proprio cantiere musicale per affrontare molti aspetti relativi alla formazione di professionisti della musica dal vivo spiega il direttore artistico David Romano i ragazzi e i professori progettano e costruiscono insieme una ReS, ovvero una Resonant String Shell, una conchiglia acustica che ottimizza la fruizione della musica da camera all’aperto. Si crea e si costruisce il palcoscenico, si realizza l’illuminazione più adatta, si studia la migliore propagazione possibile del suono prodotto sulla scena e si prepara, infine, l’esecuzione dal vivo. Ogni anno c’è l’upgrade scherza Romano -, cerchiamo di realizzare una struttura sempre più sofisticata e di armonizzare qualunque luogo: stavolta la sfida è portare la ReS al centro del giardino di seimila metri quadri di Villa Pennisi». Costruita nella sua prima versione nel 2012, la struttura è stata premiata nel 2014 per la sua eccezionale e innovativa progettazione acustica con il Peter Lord Award. Ad affrontare i problemi di architettura e acustica ci sono Sergio Pone docente di Tecnologia dell’Architettura all’università di Napoli, Serafino Di Rosario, senior acoustic consultant di Buro Happold Engineering London, il gruppo Gridshell.it, il regista Guglielmo Ferro per il lighting design. Una costruzione eco-sostenibile «a basso contenuto di energia grigia e a basso costo, con attenzione a tutto il ciclo produttivo, senza colle e assemblata a secco», sottolinea Romano.

Il Festival musicale, che propone ogni sera un concerto gratuito, quest’anno ha un programma «senza frontiere di stili e di epoche, in cui ad esempio, Javier Girotto improvvisa sulle note di Michele Campanella», e il repertorio di Rossini, Vivaldi, Beethoven, Verdi, J. Strauss, Schönberg e Astor Piazzolla sarà interpretato da nomi, oltre a Girotto e Campanella, come Ezio Bosso, il Sestetto Stradivari (con i solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), l’Orchestra Sinfonica di Chernovtsky, e che vuole infrangere anche le barriere di tempo e di luogo, come accadrà nella maratona musicale dell’11 agosto “Acireale suona” fino a notte «con “stazioni musicali” sparse nelle vie della città» e con concerti anche nel Duomo, nella chiesa di San Sebastiano e in piazza Pasini. «Per la prima volta dopo sette edizioni c’è una partnership con il Comune e il Festival si è aperto ancora di più alla città per portare musica e colore anche nei luoghi che non sono immaginati per concerti da camera».

I workshop e la gran parte dei concerti si svolgeranno a Villa Pennisi, storica dimora che ha ospitato il re d’Italia e sede del Grand Hotel de Bains, nella quale crebbe Francesco Pennisi, compositore fondatore di Nuova Consonanza. Gli stessi protagonisti dei concerti saranno anche i docenti dei corsi di perfezionamento musicale. Si abbatteranno anche le distanze con la condivisione in tempo reale: non solo con la presenza del festival sui principali social network, ma con la trasmissione di tutte le attività, dai concerti alle lezioni, in diretta streaming. Inoltre, verrà organizzato anche un workshop per giovani architetti “Fill the Theatre”: la scommessa è riempire creativamente il Teatro Bellini di Acireale, distrutto da un incendio negli anni ‘50 e successivamente restaurato solo parzialmente, utilizzando oltre 1200 mattoncini di Lego Architecture Studio e trovare una maniera diversa per completare la ristrutturazione. Altra novità il workshop di videomaking per realizzare un filmato dal titolo “Acireale, città di musica e architettura”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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