MODICA – «Pensavo fosse uno scherzo sul web e invece ho visto che era tutto vero». Rossella Fiamingo, catanese, doppia campionessa del Mondo di spada e gli altri azzurri della scherma che da domenica scorsa e fino al 24 ottobre daranno vita al mese della scherma a Modica, hanno avuto un bellissimo regalo dall’amministrazione della Città della Contea con le vie del centro della città che sono state cambiate per un mese.   Così per esempio Via Vittorio Veneto è diventata Via Paolo Pizzo in onore del catanese iridato di spada 2011 e altre vie del bellissimo centro barocco modicano Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, hanno avute aggiunte in questa nuova provvisoria topomastica i nomi degli altri medagliati e azzurri della scherma a partire appunto da Viale Rossella Fiamingo, Piazza Aldo Montano, Corso Elisa di Francisca, Corso Valentina Vezzali, Corso Arianna Errigo, Via Beatrice Vio, Via Enrico Garozzo e via via tutti gli atri schermidori che per un mese prenderanno parte agli stage azzurri in vista delle prime gare della stagione.   Una bella sorpresa anche per i dirigenti della Conad Scherma Modica, in testa il presidente Maria Monisteri che organizzano questo mese della scherma a Modica insieme al Comune che col sindaco Ignazio Abbate ha «sposato» in toto l’iniziativa che accenderà per un mese i riflettori dello sport internazionale nella Città della Contea.   «Veramente un bellissimo regalo – confessa Rossella Fiamingo – e questo stage lo stiamo vivendo in un clima veramente sereno quello che vi voleva per cominciare bene la nuova stagione. Il 10 sarò impegnata nella prima prova di selezione per gli Assoluti a Ravenna, mentre dal 23 prossimo via alla Coppa del Mondo con la prima prova in programma a Legnano».   Preparano l’esordio stagionale con la prima prova di Coppa del Mondo in programma dal 23 prossimo anche la squadra maschile di spada con in testa il terzetto di formidabili siciliani composto dall’etneo Paolo Pizzo e dai due acesi Enrico Garozzo e Marco Fichera, mentre al femminile oltre alla Fiamingo al lavoro anche l’altra etnea Alberta Santuccio.