I pendolari: «Il collegamento rapido era previsto già nel 2013»
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PALERMO - «Ribadiamo all’assessore regionale Giovanni Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario del giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia che impiegava 3 ore e 19 minuti non rispettando i tempi di percorrenza previsti in 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) firmato il 28 febbraio 2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei trasporti, Rete ferroviaria italiana e Trenitalia». Lo dice Giosuè Malaponti del Comitato pendolari siciliani. «I treni utilizzati - aggiunge - sono i Minuetto, cofinanziati nel 2004 dalla Regione per 46 milioni su un totale di 153; hanno già 10 anni di servizio e sono stati rivampizzati con la livrea “Jazz” di Trenitalia. Occorre, almeno per il primo treno in partenza da Catania, visto il sovraffollamento tra Enna e Caltanissetta, un locomotore E464 con quattro vetture Uic-X o Mdvc al seguito. Sarebbe consigliabile spostare la partenza dei treni delle 5.28 alle 5 come avviene sui primi treni del mattino nella Messina-Palermo».