Bollette, aiuti alle fasce più deboli e rate per le imprese
In arrivo nuovi interventi, come anticipato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti
Aiuti mirati per le fasce più deboli e sostegni alle aziende, che potranno rateizzare il conto delle bollette con scadenze molto lunghe. Dopo la mossa tutta finanziaria per contrastare gli aumenti dei prezzi dell’energia, che porterà a 3,8 miliardi la dote complessiva stanziata dal Governo, sono in arrivo nuovi interventi, come anticipato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Al lavoro sui dettagli c'è il Ministero della Transizione ecologica, che studia contributi per le fasce più deboli della popolazione, ed esamina la proposta del viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto (FI), di un fondo statale di garanzia che consenta alle aziende di rateizzare le bollette per un periodo molto lungo.
Per salvare i navigator invece, 'dimenticatì dalla manovra che non ne rinnovava il contratto facendo perdere il posto a 2.500 persone, è arrivato un emendamento dei relatori al dl Recovery. Le Regioni potranno quindi subentrare all’Anpal Servizi nei contratti con queste figure che accompagnano al lavoro i beneficiari del reddito di cittadinanza. I navigator, che sono in scadenza a fine anno dopo varie proroghe, potranno dunque continuare a lavorare fino al «completamento delle procedure di selezione e di assunzione del personale da destinare ai centri dell’impiego» ma comunque non oltre sei mesi.
Al Senato proseguiranno anche nel fine settimana gli incontri del tavolo maggioranza-governo per arrivare ad un orientamento comune sui cinque dossier individuati, cioè sisma, scuola, Superbonus 110%, bollette e reddito di cittadinanza. Sembra ormai acclarata la convergenza fra i partiti sul bonus 110%, con il superamento del vincolo del tetto Isee per le villette. Sugli altri temi le riunioni per ora non sono state risolutive, così come «interlocutorio» è stato anche l’incontro con l'opposizione, fa sapere il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, capogruppo nella commissione Bilancio, che al tavolo ha chiesto «riscontri dal ministero dell’Economia» su una super deduzione sul costo del lavoro per chi ha un’alta quantità di dipendenti rispetto al proprio fatturato.
I tempi per l’esame sono ormai strettissimi però e anche qualora entro Natale si arrivasse al solo via libera del Senato in prima lettura - come appare ormai più che probabile - le votazioni in commissione si potranno consumare in una manciata di giorni. Per questo i gruppi parlamentari sono al lavoro alla ricerca di una sintesi anche operativa con l’obiettivo di portare un’unica proposta di modifica su ciascun tema e velocizzare l’iter parlamentare. (ANSA).