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Fondi bio a rischio: la Regione prova a correre ai ripari, si cerca soluzione

Fondi bio a rischio: la Regione prova a correre ai ripari

L'assessore Cracolici: «Non apriamo l'ombrello prima che piova»

Di Redazione |

PALERMO – “Siamo convinti di avere operato nel rispetto delle regole comunitarie, i nostri obiettivi sono quelli del Psr cioè incentivare l’agricoltura biologica in Sicilia”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, in audizione in commissione Attività produttive all’Ars sul caso dei contributi per il biologico, aperto dopo la sentenza del Tar che ha annullato la graduatoria, dopo un ricorso presentato ad alcuni esclusi. .Praticamente la misura contenuta nel Psr 2007/2013 che incentiva l’agricoltura biologica rischia di saltare e con esso diverse migliaia di aziende agricole (circa 8.000) corrono il serio rischio di dovere restituire contributi già percepiti e investiti. Alla seduta era presenti i rappresentanti di alcune delle associazioni degli agricoltori.

“Evitiamo di aprire l’ombrello prima che piova – ha detto Cracolici – C’è una situazione complessa per una vicenda comunque già nota e per la quale c’è stato clamore mediatico. Non c’è alcuna procedura aperta per la restituzione da parte degli agricoltori dei contributi ricevuti, al momento il problema è la mancata erogazione dei contributi per il 2015. Stiamo studiando tutte le soluzioni possibili, la vicenda è seguita dall’Avvocatura dello Stato e abbiamo presentato ricorso al Cga”.

Anche il presidente della commissione, Giuseppe Laccoto (Pd), ha parlato di “soluzioni al vaglio”. “Non escludiamo – ha affermato – che si possa arrivare a una mediazione tra le parti”. Alcuni componenti di maggioranza e opposizione hanno stigmatizzato l’assenza in commissione del dirigente del dipartimento agricoltura, Rosa Barresi, che ha guidato l’assessorato all’Agricoltura durante il Crocetta ter. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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