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Renzi inaugura il ponte (elettrico)

Renzi inaugura il ponte (elettrico) tra la Calabra e la Sicilia

«Quello sullo Stretto? Prima completiamo le altre opere» VIDEO

Di Redazione |

REGGIO CALABRIA – Il premier Matteo Renzi è arrivato questo pomeriggio a Favazzina (Reggio Calabria)  per l’inaugurazione del ponte elettrico di Terna che collega Sicilia e Calabria. Ad accoglierlo l’ad di Terna, Matteo Del Sante. Tra gli altri sono presenti all’inaugurazione il presidente della Regione Calabria, Mario Oliviero, il presidente dell’Authority del Gas, dell’elettricità e del sistema idrico, Guido Bortoni, e il sindaco di Messina, Renato Accorinti.  «È un’opera che dimostra che siamo forti. C’è la consapevolezza che l’Italia è capace di fare cose straordinariie» ha detto il presidente del Consiglio  nel corso dell’inaugurazione del ponte elettrico di Terna.

A chi ha fatto notare al premier Renzi che più del ponte elettrico, quello che potrebbe davvero servire per far ripartire l’economia del Sud e della Sicilia in particolare sarebbe invece il Ponte sullo Stretto, il presidente del Consiglio ha risposto:  «Quando si chiude la Salerno-Reggio Calabria e si dà un segnale di recupero per le strade in Sicilia saremo pronti ad affrontare il tema del ponte sullo Stretto o, come dice Delrio, la Napoli-Palermo dell’Alta Velocità».

Renzi ha sottolienato come il Ponte sullo Stretto resti un obiettivo ma la fase operativa sarà affrontata «dopo che si è dimostrato agli italiani che i soldi non si buttano via, che le opere si fanno».

Il cavidotto sottomarino a corrente alternata di Terna “Sorgente-Rizziconi” inagugurato oggi da Renzi apre una vera e propria “autostrada” allo sviluppo dell’energia rinnovabile prodotta in Sicilia. Secondo Renzi si otterrà un risparmio di 600 milioni di euro l’anno sul costo della bolletta energetica del Paese, pari al 4% del valore dell’elettricità consumata in Italia.

Ma secondo un algoritmo elaborato dall’Ismn-Cnr di Palermo e dall’Ibimet-Cnr di Firenze, pubblicato ieri, il risparmio potrà anche raddoppiare: più si abbasserà la domanda di energia in Sicilia non coperta da fonti rinnovabili (quella cioè fornita dalle vecchie centrali termoelettriche), più si ridurrà il “prezzo zonale” dell’elettricità nell’Isola che, per via di complessi meccanismi (cosiddetta “condizione di essenzialità”), pilota il prezzo dell’energia nel Paese. Più energia rinnovabile sarà immessa nella rete regionale e meno costerà l’energia consumata in Italia.

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