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Aeroporto di Comiso «deserto»: quale futuro per lo scalo ragusano?

Di Redazione |

COMISO – Per la prima volta da quando è stato aperto niente voli oggi in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Comiso. Lo scalo “Pio La Torre” resta non operativo perché non è previsto alcun volo dopo il disimpegno di Ryanair che ha “tagliato” il Milano Malpensa-Comiso nei giorni di martedì e mercoledì. E da oggi e sino alla summer 2019 sarà così ogni martedì, considerato che il Comiso-Roma Ciampino è operato infatti il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica, il Comiso-Pisa perde la frequenza della domenica. Restano le operazioni del lunedì, mercoledì e venerdì. Il Comiso-Bruxelles Charleroi è operato regolarmente ogni mercoledì e venerdì. Il Comiso-Francoforte Hahn è operato regolarmente ogni mercoledì e domenica.

Quale futuro quindi per questo scalo aereo che dove servire il sud-est siciliano ma che stenta a trovare una sua dimensione? Sul fronte traffico, si potrà sapere con esattezza solo tra una decina di giorni quali rotte sono interessate ad attivare all’aeroporto do Comiso le due compagnie aeree, Eurowings e Blu Air, che hanno partecipato al bando per l’incremento dei flussi turistici nella Sicilia orientale pubblicato dal comune di Comiso, ente che è Cuc (centrale unica di committenza) anche per la gara che riguarda il versante occidentale dell’isola.

In questo momento è sull’aeroporto di Trapani che sono puntati i riflettori, dopo che uno dei tre componenti della commissione di gara ha rinunciato all’incarico. Così, ieri mattina, all’Urega di Ragusa, si è proceduto al sorteggio del nuovo componente, individuato nell’avvocato ragusano Giuseppe Spatola. Il professionista ibleo avrà adesso 3 giorni di tempo per formalizzare l’accettazione, dopodiché si potrà procedere con la convocazione del seggio di gara, iter che ha un preavviso minimo di 5 giorni. Realisticamente, la seduta, se non salteranno fuori nuovi intoppi, non si potrà tenere prima della prossima settimana. L’apertura delle buste per l’aeroporto di Comiso avverrà al termine delle operazioni per Trapani, tra una decina di giorni appunto.

Se si conoscono già i vettori che hanno presentato le offerte, solo con l’apertura delle buste si capirà a quali dei 15 lotti previsti nel bando sono interessati. Quella della suddivisione in lotti dei due bandi per le compagnie aeree è stata una formula studiata a tavolino proprio per superare le osservazioni del Tar che, la scorsa primavera, aveva bocciato il bando presentato da Birgi.

Nell’avviso di Comiso i lotti 15, ovvero 15 destinazioni (6 nazionali e 9 internazionali) che la società aeroportuale del Pio La Torre spera di poter coprire già dalla prossima stagione estiva. Per quanto riguarda le rotte nazionali, oltre alle tre regioni già servite, Lazio, Toscana e Lombardia, si punta a collegamenti con Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Le internazionali prevedono invece l’attivazione di due tratte per l’Inghilterra (nord e sud), tre per la Germania (nord, centro e sud), un collegamento con il nord Europa (tra Norvegia, Danimarca e Finlandia), uno con l’est Europa ed uno, infine, che sarà individuato tra Spagna e Francia.

E il prestito ponte da un milione e duecentomila euro deliberato dal cda di Sac per Soaco a cosa servirà? Per il comitato dei viaggiatori “Vussia” non è altro che benzina sul fuoco. Secondo Claudio Melchiorre, presidente del comitato, “Comiso potrebbe resistere agli attuali regimi di costo solo se triplicasse l’attuale traffico passeggeri”. “Nella realtà – spiega Melchiorre -, il traffico si è ridotto del 15% e gli operatori potrebbero non fidarsi di programmare la loro attività in un aeroporto che agisce come se fosse florido mentre è sull’orlo della bancarotta. Anzi, a norma di legge e secondo le dichiarazioni dei suoi stessi amministratori, in questa condizione di esaurimento del capitale e di impossibilità a fare fronte ai propri obblighi la Soaco già ci si trova”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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