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Draghi, economia più debole previsto

Di Redazione |

BRUXELLES, 15 GEN – “A dicembre abbiamo deciso di mettere fine” al Qe, “fiduciosi che la convergenza dell’inflazione verso l’obiettivo sarebbe progredita”. Allo stesso tempo “i recenti sviluppi economici sono stati più deboli dell’atteso e le incertezze soprattutto globali restano prominenti. Quindi non c’è spazio per il compiacimento” e uno stimolo “significativo è ancora necessario”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi al Parlamento Ue. “Oggi possiamo dire che l’area euro è uscita da una crisi così grave che ha minacciato più volte la sua stessa esistenza. Siamo fuori, prima di tutto per la resilienza, l’energia, la capacità imprenditoriale dei cittadini europei, e per la loro fiducia nell’impegno dei loro leader per l’euro”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi al Parlamento Ue. “Per produrre pienamente i suoi benefici, la Ue ha bisogno di impegno permanente dei politici, sia a livello nazionale che europeo”, ha aggiunto.

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