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Traffico aeroporti: Catania al 5° posto, Trapani maglia nera

Di Redazione |

ROMA – E’ l’aeroporto di Genova lo scalo italiano a registrare la maggiore crescita di passeggeri nel 2018, con un incremento del 16,5% (a 1,455 milioni). Ma sono diversi gli scali che segnano un tasso a doppia cifra: Napoli (+15,8%), Palermo (+14,8%), Bolzano (+14,3%), Verona (+11,6%) e Milano Malpensa (+11,5%). E’ quanto emerge dai dati di Assaeroporti. Meno significativo invece l’incremento del 122,6% di Taranto Grottaglie, che totalizza appena 365 passeggeri.

In termini passeggeri Roma Fiumicino si conferma al primo posto, con un +4,9% dei viaggiatori che arrivano a sfiorare i 43 milioni. Se si considera anche Ciampino, il sistema degli Aeroporti di Roma chiude il 2018 con il record storico di quasi 49 milioni. Sul podio dei maggiori scali italiani seguono Milano Malpensa, che con 24,7 milioni di passeggeri segna un nuovo record storico (superando i 23,7 milioni del 2007), e Bergamo (12,9 mln e un +4,9%). Nella top ten per traffico passeggeri, seguono poi: Venezia (+7,8% a 11,1 milioni di passeggeri), Catania (+8,9% a 9,9 mln), Napoli (9,9 mln), Milano Linate (-3,3% a 9,2 mln), Bologna (+3,8% a 8,5 mln), Palermo (6,6 mln) e Roma Ciampino (-0,8% a 5,8 mln).

Maglia nera per la crescita Trapani (-62,8%), penalizzata dallo stop temporaneo di Ryanair. Male anche gli scali di Parma (51,1%) e Brescia (-37,9%).

Sul podio invece primi per il traffico cargo: Milano Malpensa (572,8 mila tonnellate), Roma Fiumicino (205,9 mila tonnellate) e Bergamo (123 mila tonnellate). 

Il sistema aeroportuale italiano, in linea con il trend positivo registrato negli ultimi 4 anni, continua a crescere e chiude il 2018 con 185,7 milioni di passeggeri, il 5,9% in più rispetto al 2017, e 1,6 milioni di movimenti aerei, equivalente ad un incremento del 3,1% sull’anno precedente.

Il trasporto aereo nel nostro Paese, evidenzia Assaeroporti, continua a crescere a tassi sostenuti e superiori alla media europea, dimostrando l’appetibilità del mercato italiano in un contesto fortemente competitivo. I nostri aeroporti non operano ormai più in regime di monopolio ma stimolano ed intercettano flussi di passeggeri e merci a livello europeo e internazionale, determinando importanti ricadute economiche, con un’incidenza del settore sul PIL nazionale del 3,6% .

L’evoluzione del traffico aereo dei prossimi anni sarà rapidissima, le stime Iata prevedono il raddoppio dei passeggeri mondiali nei prossimi due decenni. In tale contesto, sottolinea Assaeroporti, è necessario che la politica e gli operatori di settore adottino strategie a lungo termine, non solo per affrontare la prevista saturazione dello spazio aereo e della capacità infrastrutturale, ma soprattutto per non perdere terreno e assicurare al nostro Paese una collocazione significativa nel grande flusso degli scambi internazionali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA