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economia

Export in crescita per tutta l'Italia ma il Sud (e la Sicilia) arrancano

Nel terzo trimestre 2025 l'export cresce quasi ovunque: il Centro traina la ripresa Mezzogiorno e Isole frenano. Cosa vendiamo all'estero e dove

Fabio Russello

11 Dicembre 2025, 12:56

Export in crescita per tutta l'Italia ma il Sud (e la Sicilia) arrancano

Nel terzo trimestre 2025, l’Istat rileva un incremento congiunturale delle esportazioni in tutte le ripartizioni territoriali, ad eccezione di Sud e Isole, in flessione di -0,9%. L’aumento è più marcato nel Centro (+3,2%) e più contenuto nel Nord‑Ovest (+2,4%) e nel Nord‑Est (+2,4%).

Nel periodo gennaio‑settembre 2025, la crescita tendenziale dell’export nazionale in valore (+3,6%) riflette andamenti territoriali eterogenei: avanzano le vendite all’estero del Centro (+14,3%) e, seppur in misura minore, del Sud (+3,2%), del Nord‑Ovest (+1,9%) e del Nord‑Est (+1,9%), mentre per le Isole si registra una contrazione significativa di -7,3%.

Nei primi nove mesi dell’anno, gli incrementi annui più accentuati riguardano Friuli‑Venezia Giulia (+22,5%), Toscana (+20,2%) e Lazio (+14,0%); le flessioni più ampie si osservano in Basilicata (-12,1%), Sardegna (-11,5%), Molise (-7,7%) e Sicilia (-5,1%).

Nel medesimo arco temporale, l’espansione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico‑medicinali e botanici da Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo contribuisce per +3 punti percentuali all’aumento tendenziale dell’export nazionale; un ulteriore apporto di +1,2 punti deriva dalla crescita delle esportazioni toscane di metalli di base e prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) e dei mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli, dal Friuli‑Venezia Giulia. Al contrario, la riduzione delle vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. dalla Toscana, di coke e prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna e di autoveicoli da Piemonte e Campania determina un contributo negativo pari a -1,1 punti percentuali.

Sempre nei primi nove mesi del 2025, i maggiori impulsi positivi alla crescita tendenziale dell’export nazionale provengono dall’incremento delle spedizioni della Toscana verso Francia (+49,5%), Spagna (+85,4%), Svizzera (+101,7%), Stati Uniti (+12,5%) e paesi OPEC (+40,4%); del Lazio verso gli Stati Uniti (+74,2%); e del Friuli‑Venezia Giulia verso Stati Uniti (+55,3%) e Germania (+67,5%). Il contributo negativo più rilevante è associato al calo delle vendite toscane in Turchia (-44,7%).

A livello provinciale, spiccano le performance di Firenze, Trieste, Frosinone, Varese e Arezzo, mentre i contributi più sfavorevoli provengono da Milano, Siracusa, Cagliari, Siena e Venezia.

“Nel terzo trimestre 2025, a esclusione di Sud e Isole, l’export registra una dinamica congiunturale positiva per tutte le ripartizioni - commenta l’Istat -. Su base annua, l’export in valore si conferma in forte crescita per il Centro; in aumento anche le esportazioni per le altre ripartizioni. Nei primi nove mesi del 2025, la crescita tendenziale dell’export è trainata soprattutto dalle maggiori vendite delle regioni del Centro. Toscana e Lazio forniscono infatti gli impulsi positivi maggiori, contribuendo a spiegare oltre i tre quarti della crescita su base annua dell’export nazionale. All’opposto, Sicilia e Sardegna forniscono i contributi negativi più ampi”.