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Catania, il futuro di St. Cgil: «Senza la garanzia dell'acqua, non partirà il nuovo programma. Il Comune si attivi»

Dopo l'incontro al ministero, il sindacato chiede garanzie su risorse idriche, livelli occupazionali e una visione industriale di lungo periodo

Redazione La Sicilia

13 Dicembre 2025, 17:08

st catania

La Fiom Cgil di Catania giudica determinante la messa in sicurezza del piano da 5 miliardi di euro annunciato da STMicroelectronics, obiettivo che presuppone infrastrutture adeguate, a cominciare dall’approvvigionamento idrico.

L’azienda è stata chiara: senza forniture d’acqua i successivi step del programma non partiranno. Per il sindacato, dunque, la questione è centrale e non più rinviabile. Altrettanto irrinunciabile è la salvaguardia dell’attuale perimetro occupazionale, pari a circa 5.300 addetti in ST, con la prospettiva di un incremento nei prossimi anni. La nuova produzione è fortemente orientata all’automotive, un comparto oggi in evidente difficoltà.

Come sottolinea la segretaria generale della Fiom Cgil di Catania, Rosy Scollo: «Il nuovo investimento non può sostituire quello esistente: la progressiva uscita dalla produzione storica sul silicio rappresenterebbe un rischio industriale e occupazionale. Il portafoglio prodotto non può ridursi, tanto più se il nuovo è legato a un mercato in crisi di produzione».

Il sindacato valuta positivamente l’attenzione manifestata dal sindaco di Catania, presente all’incontro svoltosi al MIMIT, ma chiede un passo concreto: il primo cittadino sieda al tavolo con Sidra e promuova un accordo. «Lo attendiamo nel mese di gennaio», afferma Scollo.

All’indomani del confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Fiom Cgil etnea prende atto della conferma degli investimenti, ma ribadisce che, in assenza di garanzie su risorse idriche, livelli occupazionali e una visione industriale di lungo periodo, non è possibile esprimere una valutazione complessivamente positiva. Il rischio, avverte il sindacato, è un paradosso pericoloso: l’ampliamento degli impianti accompagnato da una riduzione degli organici. Nel dettaglio, l’azienda ha illustrato l’avanzamento del progetto Silicon Carbide Campus e tutti gli obiettivi subordinati alla disponibilità di acqua in quantità adeguata.

«Su nostra richiesta il sindaco ha assicurato l’impegno del Comune e di Sidra a garantire le forniture idriche entro il 2026. I lavoratori attendono adesso una conferma formale – aggiunge Scollo –. Per la Fiom questi impegni devono tradursi rapidamente in atti verificabili. Abbiamo inoltre chiesto di rimodulare i tempi di chiusura di CT6 per tutelare l’occupazione, anche alla luce delle difficoltà del mercato dell’elettronica di potenza».