17 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:40
×

Il punto sul contributo

La Sicilia è povera, lo conferma l'Assegno unico: sta peggio solo la Calabria

Nella "ricca" Lombardia soli 27 euro in più a famiglia, dice Inps

Leandro Perrotta

17 Dicembre 2025, 13:20

14:33

La povertà delle famiglie in Sicilia confermata anche dall'Assegno unico: sta peggio solo la Calabria

L'assegno unico ormai dal 2022 sostituisce tutte le forme di sostegno al reddito delle famiglie italiane con figli a carico: niente più assegni familiari in busta paga, tutto viene erogato mensilmente da Inps. E l'istituto di previdenza ha appena diffuso i dati aggiornati ad ottobre 2025 sul numero di famiglie beneficiarie, di figli e di importo medio corrisposto. Data la "unicità" del contributo, l'appendice statistica rilasciata periodicamente da Inps diventa anche un ottimo strumento per valutare la povertà regione per regione. E per i primi dieci mesi dell'anno arriva una conferma: la Sicilia èinsieme alla Calabria la regione più in difficoltà.

L'Isola ha infatti il secondo importo medio più alto d'Italia per singolo minore, pari a 191 euro, con la sola Calabria ad avere un contributo medio più alto (196 euro). Seguono poi altre regioni del Sud: la Campania, terza con 186 euro, la Sardegna quarta con 185 e la Puglia quinta con 181. Per la Sicilia il calcolo è effettuato su 561.256 famiglie richiedenti per 904.038 figli a carico. Questo implica che la Sicilia, pur con un numero di figli per famiglia esattamente identico a quello nazionale, 1,6, abbia anche un importo totale per richiedente più alto: ogni famiglia siciliana riceve infatti 307 euro al mese (seconda dietro i 317 euro della Calabria). Il dato nazionale dell'assegno unico parla di 5.999.038 famiglie per 9.481,007 figli abbia anche una quota per richiedente più alta: sempre in media, contro i 273 euro al mese in Italia, dove invece per ogni figlio sono stati erogati 173 euro.

Il dato segna come detto non una novità, ma una conferma: la Sicilia, insieme alla Calabria, è in fondo a tutte le classifiche per qualità di vita - non ultima quella del Sole 24 ore, che mette al centro proprio i dati economici - e sul rischio povertà con ben 4 città siciliane tra le 20 peggiori del Paese. Ma l'importo mensile dell'assegno unico non compensa certo le differenze macroscopiche di reddito: in Lombardia l'importo medio dell'assegno unico è di 164 euro, solo 27 in meno che in Sicilia. Ma la disparità è ben più evidente: secondo i dati per i lavoratori dipendenti diffusi sempre da Inps la Lombardia, regione più popolosa d'Italia e con il maggiore Pil, nel 2023 la retribuzione lorda media è stata di 2.254 euro, contro i 1.318 euro della Sicilia e i 1.181 della Calabria. La differenza è quindi di oltre 900 euro mensili, ben distanti dall'essere "compensati" dall'importo dell'assegno unico, che è calcolato in base all'Isee, l'indicazione della situazione economica equivalente, a oggi la migliore "fotografia" delle reali possibilità di spesa di un nucleo familiare.

Per quanto riguarda i dati generali: l’Inps ha speso nei primi 10 mesi del 2025 oltre 16,4 miliardi di euro per l’erogazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico. Nel solo mese di ottobre 2025 sono state pagate 5.932.397 famiglie per 9.361.548 figli con una spesa di 1.626,3 milioni. L’assegno medio per famiglia è stato di 274 euro mentre l’assegno medio per figlio è stato di 174 euro. Gli importi vanno da 150 euro medi per le famiglie con un figlio a 1.942 euro medi per le famiglie con sei o più figli. Le famiglie con due figli hanno ricevuto in media 332 euro e quelle con tre 659 euro. Gli importi dipendono anche dall’Isee.

Le famiglie nella fascia più bassa di Isee (fino a 17.227,33 euro) hanno preso in media a ottobre 224 euro per figlio per 4.776.488 figli coinvolti, oltre la metà del totale. Chi ha un Isee superiore a 45.939,56 euro ha ricevuto 56 euro per figlio mentre chi non l’ha presentato ha ricevuto 58 euro per figlio.