infrastrutture
Ponte sullo Stretto, Salvini fissa una nuova data per i primi cantieri: «L'obiettivo è la primavera 2026»
Il ministro, in collegamento con un convegno in corso a Palermo, dice di stare lavorando per superare i rilievi della Corte dei Conti
Matteo Salvini fissa un'altra data per l'inizio dei cantieri del Ponte sullo Stretto: primavera 2026. «I nostri tecnici - ha detto il ministro dei Trasporti in collegamento con il convegno "Noi, il Mediterraneo" in corso a Palermo - sono convinti, e io con loro, che è stata rispettata tutta la normativa europea. Stiamo lavorando per superare le obiezioni poste dalla Corte dei conti. Mi sarebbe piaciuto, era il mio obiettivo e se ci fosse stato il via libera della Corte dei conti sarebbe già realtà, aprire i cantieri a dicembre del 2025. Evidentemente dovremo lavorare con i nostri tecnici per qualche mese in più. L'obiettivo trasla dall'inverno 2025 a primavera 2026».
Due giorni fa la Corte dei Conti ha reso note le motivazioni della bocciatura. La Corte parla di «perplessità» in riferimento all’articolo 72 della direttiva europea 2014/24/UE, che disciplina la modifica di contratti durante il periodo di validità. Viene sottolineata l’incertezza sul costo complessivo dell’opera: «La valutazione degli aggiornamenti progettuali in misura pari a 787.380.000 euro, in quanto frutto di un’attività di mera stima, rende possibile il rischio di ulteriori variazioni incrementali, incidenti - in disparte i problemi di reperimento di nuove coperture - sul superamento della soglia del 50 per cento delle variazioni ammissibili, anche in considerazione dei dati offerti dalla stessa Amministrazione», spiegano i magistrati contabili.
Salvini spiega che «anche in questi giorni sono in corso le interlocuzioni con le istituzioni europee». In particolare cita il commissario europei per i Trasporti Apostolos Tzitzikōstas «è vicino alle nostre esigenze, è assolutamente favorevole a un'infrastruttura che serve e si stupisce sul perché ci siano discussioni politiche sul Ponte sullo Stretto di Messina. È inconcepibile - continua il ministro - per chi i ponti li fa nel resto del mondo. Lo stato dell'arte è un'interlocuzione aperta con le istituzione europee sia su tematiche ambientali sia su quelle contrattuali»
«Comunque - conclude Salvini - siccome prima della fine della legislatura e del mio mandato c'è ancora quasi un anno e mezzo, è una mia priorità lasciare a chi verrà dopo di me le imprese, gli operai, i tecnici, gli ingegneri al lavoro. Penso che il ponte porterà l'Italia all'attenzione del mondo e la Sicilia al centro del mondo».