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La voce dei commercialisti siciliani all'assemblea nazionale dei presidenti

Il coordinatore della conferenza regionale Attinelli: "Si assiste a una preoccupante riduzione degli iscritti, occorrono contromisure"

Redazione La Sicilia

19 Dicembre 2025, 10:08

La voce dei commercialisti siciliani all'assemblea nazionale dei presidenti

L'intervento di Maurizio Attinelli a Roma

In occasione dell’assemblea dei presidenti svoltasi a Roma, il coordinatore degli Ordini della Sicilia, il presidente Maurizio Attinelli, è intervenuto a nome della Conferenza regionale isolana lanciando un messaggio chiaro e istituzionalmente responsabile ai vertici nazionali della categoria, in particolare al consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e al suo presidente, Elbano de Nuccio.

È fondamentale che l’assemblea dei presidenti torni a essere un luogo di riflessione strategica, dove le reali urgenze della nostra professione possano essere affrontate con serietà e visione d’insieme”, ha dichiarato Attinelli, adottando un tono fermo ma costruttivo. Attinelli ha preso le distanze da alcune affermazioni contenute in un documento recentemente circolato, definendole “fuorvianti ed errate”. Tuttavia, ha precisato: “Non siamo qui per alimentare polemiche sterili, ma per superarle. È necessario riportare il confronto su un piano più alto, utile a rafforzare la nostra professione”.

Attinelli ha individuato alcune priorità imprescindibili per l’azione politica e istituzionale della categoria. Intanto l’aspetto legato alla crisi demografica della professione: “Assistiamo a una preoccupante riduzione degli iscritti, un fenomeno già evidente in molti ordini territoriali. Dobbiamo reagire con misure concrete per invertire questa tendenza”. E, ancora, la tutela del professionista: “È urgente affrontare la necessità di limitare la responsabilità per i revisori legali e risolvere la questione della retroattività della responsabilità dei sindaci. La certezza del diritto è un pilastro fondamentale per il nostro lavoro”. Quindi, una strategia condivisa per il territorio: “Serve un piano chiaro e condiviso che possa sostenere i colleghi nell’esercizio quotidiano della professione, offrendo strumenti concreti e adeguati”.

Nel concludere il suo intervento, il presidente Attinelli ha riconosciuto l’impegno già profuso dal Consiglio nazionale su queste tematiche, ribadendo però l’urgenza di non disperdere tempo ed energie su questioni secondarie. Ogni sforzo deve essere concentrato sul futuro della nostra professione e sulla costruzione di una visione solida e lungimirante. In conclusione, un intervento improntato al senso di responsabilità e alla concretezza, che richiama tutti, a ogni livello, a un confronto serio e orientato alle reali sfide che attendono la categoria.