Il progetto
A Gela nascerà un polo tecnologico ideato per la “restanza”
Approvato con 16 voti il polo tecnologico Sinapsi: 20 milioni per un hub pubblico-privato di ricerca, formazione e lavoro a Brucazzi
Con 16 voti favorevoli, di cui 13 provenienti dalla maggioranza e 3 dall’opposizione, l’aula consiliare ha approvato il progetto del polo tecnologico Sinapsi, un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra amministrazione comunale, Università Kore, Sicindustria ed Eni. L’investimento complessivo ammonta a 20 milioni di euro: dieci milioni provenienti dalle compensazioni e altri dieci già stanziati dal Ministero attraverso un bando nazionale, che ha selezionato Sinapsi tra le proposte più innovative.
Il percorso non è stato semplice. Già due anni fa gli atti erano approdati in aula, ma la normativa regionale sulle aree ex Asi aveva imposto una revisione. L’amministrazione Greco, con l’allora assessore Di Stefano, aveva avviato un tavolo tecnico e legale, affidando all’avvocato Evita Lorefice gli adempimenti necessari. Negli ultimi mesi il sindaco e il segretario Curaba hanno intensificato il lavoro con incontri costanti per completare la procedura.
«Questa volta Eni ha scelto di sostenere il nostro progetto, riconoscendone il valore», ha sottolineato Gianfranco Caccamo di Sicindustria. A illustrare i dettagli è stato Francesco Castelli dell’Università Kore, che ha presentato le linee guida del polo: un centro dedicato alla ricerca tecnologica e allo sviluppo imprenditoriale, in continuità con l’esperienza di Macchitella Lab. La struttura sorgerà in contrada Brucazzi, su aree acquisite dal Comune e destinate a restare di sua proprietà. «Il progetto rappresenta una risposta concreta alla crisi economica e occupazionale, e offre ai giovani la possibilità di restare e costruire qui il proprio futuro. L’edificio di Sinapsi ospiterà percorsi di alta formazione, laboratori di telemedicina, digital health e health informatica, spazi di ricerca sui cambiamenti climatici, carbon meutrality e tutela delle aree marine, spazi di coworking», ha dichiarato il sindaco Di Stefano.
Non sono mancati momenti di tensione in aula: i consiglieri di opposizione Cosentino e Di Benedetto hanno contestato i tempi di convocazione della seduta, chiedendo un rinvio per presunta irregolarità procedurale. La richiesta è stata respinta dal presidente Giudice e dal segretario Curaba, che hanno ribadito la correttezza dell’iter. Alla fine, il progetto ha raccolto consensi trasversali: dagli autonomisti alla Lega, dal Movimento Cinquestelle al Partito Democratico, con interventi che hanno sottolineato l’importanza di destinare le compensazioni «alla giusta finalità» e di credere in un’infrastruttura capace di generare sviluppo. Il voto sancisce l’avvio della realizzazione di un polo destinato a diventare motore di innovazione, formazione e crescita, con l’ambizione di trasformare il territorio da luogo di partenze a terra di opportunità.