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L'analisi

Compri oggi e paghi a rate: regali e debiti sotto l'albero di Natale, il pericolo di finire in mano agli strozzini è dietro l'angolo

L'allarme è stato lanciato da Gabriele Urzi, dirigente Fabi: «In Sicilia ignorare il legame con l'usura significa lasciare spazio a un’emergenza che rischia di esplodere»

Laura Distefano

22 Dicembre 2025, 14:16

Compri oggi e paghi a rate: per Natale molti si indebitano, il pericolo di finire in mano agli strozzini è dietro l'angolo

Comprare oggi. E pagare domani. Ma poi che accade? «Domani è un altro giorno». La citazione cinematografica tratta dall'iconico film "Via col vento" può valere molto sul lato emotivo-sentimentale, ma poco - veramente poco - sul fronte economico-finanziario. Quando c'è da fare quadrare i conti a fine mese serve concretezza contabile. E la calcolatrice cuore purtroppo non ne possiede. Allora, forse, un po' di riflessioni sulle scelte d'acquisto in questo periodo di regali e cenoni è utile farlo. Perché il rischio di trovarsi in emergenza liquidità è davvero concreto. Anche perché quando l'esposizione debitoria è troppo alta anche banche e finanziarie chiudono i rubinetti. Il rischio di finire nelle mani delle mani sbagliate è davvero dietro l'angolo. Gabriele Urzi, dirigente nazionale Fabi, non ci gira intorno e parla di rischio usura. «L’indebitamento non è solo un problema economico ma un varco che può consegnare intere famiglie nelle mani dell’illegalità e con le festività in corso il pericolo è ancora maggiore», dice.

La sua riflessione parte da alcuni dati recentissimi, legati ai saldi del venerdì nero. «Nel mese di novembre 2025 fino al weekend del Black Friday, il credito al consumo ha registrato un aumento significativo, in particolare per il Buy Now Pay Later, cresciuto del 104% contro il 30% del prestito finalizzato. Durante il Black Friday, la domanda di credito è aumentata in Sicilia del +28,9%», spiega Urzì. «Non abbiamo ancora i dati a disposizione degli acquisti Natalizi, ma è sotto gli occhi di tutti che molti stanno utilizzando la formula della rateizzazione. Molti si stanno inguaiando da soli - avverte Urzì - con il pericolo concreto poi di trovarsi nella morsa degli strozzini. Servono interventi mirati». 

Da queste percentuali nasce l'allarme. «Il modello Buy Now, Pay Later (BNPL) – “acquista ora, paga dopo” – si è diffuso come strumento di pagamento flessibile e apparentemente privo di rischi, ma dietro questo strumento si celano dinamiche di indebitamento potenzialmente destabilizzanti, soprattutto in territori economicamente svantaggiati come la Sicilia – continua il sindacalista Fabi - Il "bnpl" consente di acquistare beni e servizi suddividendo l'importo in rate mensili, con un processo semplice, senza documentazione né garanzie e particolarmente attraente per fasce di popolazione con limitato accesso al credito tradizionale. Molti consumatori non percepiscono questa formula di pagamento come una forma di credito col conseguente possibile accumulo di debiti difficili da monitorare, con scadenze che si sovrappongono, stress finanziario e difficoltà nell’accesso a forme di finanziamento più tradizionali. Peraltro, in Italia, il Bnpl non è soggetto a una normativa bancaria dedicata con la correlata esposizione a possibili pratiche poco trasparenti. In aree svantaggiate, come alcune zone della Sicilia, il basso livello di alfabetizzazione finanziaria rende difficile valutare l’impatto reale di un acquisto di questo tipo, aumentando il rischio di scelte impulsive e poco sostenibili. La Sicilia presenta indicatori di fragilità economica strutturale: redditi medi inferiori alla media nazionale, alta disoccupazione giovanile e una diffusa precarietà lavorativa».

“Tutto ciò in Sicilia sta spingendo sempre più cittadini verso il “compra ora, paga dopo” che può diventare un detonatore silenzioso che può aprire la porta all’usura. Il BNPL viene percepito come un pagamento comodo, quasi innocuo. Ma la realtà è diversa e cioè che non richiede valutazione del merito creditizio, non è soggetto alle tutele del credito al consumo, incentiva acquisti impulsivi e frammenta il debito in micro-rate difficili da monitorare. Basta poco per perdere il controllo delle scadenze e quando le rate si accumulano e il conto corrente non basta più, la tentazione di “trovare soldi subito” diventa fortissima. È in questo vuoto che si inseriscono gli usurai, con un prestito veloce, senza garanzie, che si trasforma in un cappio. In un territorio dove la criminalità organizzata è radicata, l’usura non è un rischio astratto: è una presenza concreta, pronta a intercettare ogni fragilità”.

L'usura è già molto diffusa in Sicilia. Ed è una delle entrate, in considerazione delle crisi dovute a post pandemia e innalzamento dei costi energetici, quasi certe delle mafie. Urzi quindi avverte dei forti rischi e pericoli. «In Sicilia, dove la fragilità sociale è più marcata, ignorare il legame tra BNPL e usura significa lasciare spazio a un’emergenza che rischia di esplodere. Per evitare che diventi un acceleratore dell’usura, è necessario regolamentare il credito istantaneo, introdurre controlli minimi sulla solvibilità, rafforzare l’educazione finanziaria, potenziare gli sportelli antiusura e i fondi di prevenzione e garantire un accesso più equo al credito legale».

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