energia
Terna stabilisce un primato mondiale: cavo HVDC posato a 2.150 metri per unire Sicilia e Sardegna
Il primo cavo in corrente continua del Tyrrhenian Link — 970 km, 1.000 MW e 3,7 miliardi per collegare Sicilia, Sardegna e Campania e accelerare la transizione energetica
Terna, gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale, ha fissato un nuovo primato mondiale durante la posa del primo tratto del Ramo Ovest del Tyrrhenian Link, il collegamento sottomarino che unirà la Sicilia alla Sardegna. Per la prima volta un cavo di potenza in corrente continua ad alta tensione è stato installato alla profondità di 2.150 metri. L’operazione è stata condotta da Terna in collaborazione con Nexans, gruppo internazionale specializzato nella progettazione e produzione di sistemi e servizi di cablaggio.

Il completamento della posa del primo ramo della sezione occidentale, tra Sicilia e Sardegna, è atteso entro la fine del 2025. Nei prossimi mesi anche Prysmian, leader globale nei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, eguaglierà lo stesso record di profondità nella seconda tratta del Ramo Ovest, a seguito del sea trial test svolto con esito positivo nel 2024 per l’installazione di un cavo da 500 kV a 2.150 metri.
Il Tyrrhenian Link comprende inoltre il Ramo Est, che collegherà la Campania con la Sicilia. In questo segmento, la posa del primo dei due cavi si è conclusa a maggio, mentre all’inizio di dicembre è partita l’installazione del secondo.
L’intervento prevede circa 490 chilometri di cavo in corrente continua, con profondità massima di 1.560 metri, tra gli approdi di Fiumetorto (PA) e Torre Tuscia Magazzeno (SA).
Con una lunghezza complessiva di circa 970 chilometri, una potenza di 1.000 MW e un investimento totale di 3,7 miliardi di euro — di cui 500 milioni finanziati dal Piano REPowerEU per la tratta orientale — il Tyrrhenian Link rappresenta il progetto più significativo e ambizioso della società guidata da Giuseppina Di Foggia.

L’opera è strategica per la transizione energetica italiana: aumenterà la capacità di scambio tra isole e continente, favorirà l’integrazione del mercato elettrico nazionale e garantirà maggiore stabilità, adeguatezza e sicurezza ai sistemi di Sardegna, Sicilia e Campania, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).