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Le stime del codacons

Portafogli svuotati e acquisti rinviati: i saldi partono in salita

Vendite deludenti dopo un 2025 segnato da rincari su energia, alimentari e trasporti. Famiglie con budget ridotti e spesa prevista sotto i 4,5 miliardi di euro

Massimo Leotta

29 Dicembre 2025, 16:53

Portafogli svuotati e acquisti rinviati: i saldi partono in salita

I saldi invernali 2026 non segneranno l'atteso rilancio dei consumi e, al contrario, rischiano di tradursi in una delusione per i commercianti sul fronte del fatturato. A dirlo sono le stime del Codacons sull'andamento degli sconti di fine stagione che hanno evidenziato alcune problematiche, tra cui la ridotta capacità di spesa delle famiglie dopo le festività natalizie e, più in generale, un anno segnato da rincari diffusi e continui aumenti dei prezzi.

Secondo l'associazione, che ha reso noto il tradizionale vademecum per gli acquisti da parte dei consumatori, i budget degli italiani risultano già compromessi dalle spese sostenute tra Natale, Vigilia e Capodanno, che hanno aggravato un deficit generato dagli aumenti registrati nel corso del 2025 su beni alimentari, energia e trasporti. Una situazione che lascia poco margine agli acquisti non essenziali e che frena la propensione alla spesa proprio all'avvio dei saldi, riducendo il giro d'affari - che quest'anno non supererà quota 4,5 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai livelli di spesa pre-Covid.

«Non ci attendiamo alcuna impennata delle vendite», spiega il Codacons. «Far partire gli sconti a ridosso delle festività natalizie e di Capodanno è una scelta quasi suicida, perché i portafogli degli italiani risultano già svuotati dalle spese per regali, pranzi e cenoni. A questo si aggiunge, quest'anno più che mai, l'effetto Black Friday: quattro giorni di sconti speciali che hanno spinto molti consumatori ad anticipare acquisti che tradizionalmente sarebbero stati effettuati durante i saldi».

«Infine - aggiunge il Codacons - a decretare la crisi delle vendite di fine stagione contribuisce in modo determinante il commercio online, che grazie a promozioni valide tutto l'anno continua ad attrarre un numero crescente di cittadini, sottraendo ulteriori quote di mercato ai negozi tradizionali».