le misure
Legge di bilancio 2026, vincitori e vinti: ok imprese, dipendenti e case, perdono le banche. Stangata su sigarette e benzina
Dal taglio dell'Irpef ai bonus per la casa, passando per le pensioni e sulle accise su carburanti e sigarette. Non su tutti le norme avranno lo stesso impatto
Vincitori e vinti: la legge di Bilancio 2026 arriva a tagliare il traguardo, ma non su tutti le norme avranno lo stesso impatto, ci sono vincitori e vinti.
Tra i vincitori ci sono i dipendenti. Arriva il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50mila euro, con la seconda aliquota che scende dal 35% al 33%. Scatta la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali: vale per i redditi fino a 33mila euro e per i contratti rinnovati dal 2024 al 2026. Sui premi di risultato e forme di partecipazione agli utili d’impresa, fino a 5mila euro, l’imposta sostitutiva scende all’1%. Sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.
Fra i vincitori, anche le imprese. Esteso fino al 30 settembre 2028 l’iperammortamento per gli investimenti in beni strumentali. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni, e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni in relazione agli investimenti in beni prodotti nell’UE. Arrivano, poi, risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi) e Zes (532,64 milioni). Rifinanziata anche la Nuova Sabatini. Saltano, invece, le agevolazioni per gli investimenti green.
Benefici anche alle famiglie. Arriva il bonus libri scuola per le superiori con un contributo comunale per le famiglie con Isee non superiore ai 30mila euro. Per le famiglie che scelgono la scuola paritaria viene introdotto un bonus fino a 1.500 euro per studente con Isee fino a 30mila euro. Le paritarie potranno essere esentate dall’Imu. Per i neo-diplomati arriva la nuova Carta Valore Cultura per l’acquisto di materiali e prodotti culturali.
Infine, aiuti ai contribuenti. I debiti maturati dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 potranno essere estinti attraverso la nuova Rottamazione quinquies, che prevede una rateizzazione su 9 anni con 54 rate bimestrali.
I proprietari di case stanno in una fascia intermedia. Anche per il 2026 è confermato il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa; resta al 36% per le altre. Prorogati anche il Sismabonus e il bonus mobili, con uno sconto del 50% fino a 5mila euro. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% sul secondo e dal terzo scatta l’attività di impresa. Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi.
Salta, infine, la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando la rendita della previdenza complementare. Si riducono le risorse per l’anticipo pensionistico di lavoratori precoci e usuranti. E non c’è nessuna proroga per “Opzione Donna”, la misura che era stata studiata proprio per le lavoratrici. Arriva l’adeguamento all’inflazione, ma solo per le pensioni più basse.
Sul fronte opposto, ecco chi paga il conto. Le banche pagano il conto più salato della Manovra. Il solo aumento dell’Irap di due punti vale per loro 1,2-1,3 miliardi. Viene poi ulteriormente ridotta l'aliquota <strong.deducibilità< strong="">sulle perdite pregresse: le percentuali scendono dal 43% al 35% per il 2026 e dal 54% al 42% per il 2027, garantite risorse per circa 600 milioni in due anni.</strong.deducibilità<>
Anche per le assicurazioni aumenta l’Irap di due punti ed arriva l’aumento al 12,5% dell’aliquota sulla Rc auto per gli infortuni al conducente. Vengono loro chiesti altri 1,3 miliardi con acconto pari al 85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l’anno precedente.
Infine, la stangata: in arrivo nelle casse dello Stato 552 milioni per l’aumento delle accise sui carburanti e altri 213 milioni dal rincaro dei tabacchi.