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Attualità

"Il mondo del lavoro può cambiare anche grazie all'Intelligenza artificiale"

I propositi per il 2026 del segretario generale dell'Ust Cisl Ragusa Siracusa, Giovanni Migliore, tra infrastrutture e e responsabilità da mettere in campo

Redazione La Sicilia

30 Dicembre 2025, 11:11

Giovanni Migliore

Il segretario generale dell'Ust Cisl Ragusa Siracusa Giovanni Migliore

"Offrire al territorio strumenti di lettura utili a comprendere criticità ed esigenze dei cittadini per dare sostegno ai lavoratori e al futuro di questo territorio. Il sindacato resta in prima linea."

Più che un semplice augurio, è un impegno per il nuovo anno quello annunciato dal segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, Giovanni Migliore, che sceglie di non limitarsi a un freddo consuntivo del 2025, ma di rimarcare la strategicità di un metodo condiviso e partecipato da tutti gli attori in campo.

"Nessuno pensi di fuggire dalle proprie responsabilità o di restare spettatore inoperoso: è il tempo di partecipare mettendo in campo idee, progettualità, soluzioni da condividere nel nome del futuro di questa terra. La partecipazione resta centrale per la Cisl – aggiunge – Siamo certi che, partendo dall’analisi delle criticità presenti, si può riuscire a individuare alcune soluzioni.

Il ruolo, la visione, le peculiarità degli attori attivi, possono indicarci una chiave di lettura univoca che abbatta ritardi e ostacoli".

L’area industriale, baricentro delle dinamiche economiche e occupazionali del territorio, resta sotto osservazione: la Cisl assicura vigilanza affinché i processi produttivi e l’occupazione non subiscano contraccolpi.

"La nostra visione è comunque complessiva e riteniamo importante ogni ambito per l’economia territoriale – prosegue Migliore – Ogni settore, oltre che alimentare i lavoratori diretti e quelli dell’indotto di riferimento, sostiene la economia circolare garantendo spese e qualità della vita a migliaia di famiglie. Interrompere o ridurre il PIL prodotto da un solo ambito economico significherebbe colpire anche il resto della produzione di beni e servizi commerciali presenti".

Nel solco di quanto avviato nell’anno che si chiude, il segretario anticipa un calendario di iniziative tematiche, aperte e focalizzate su singoli dossier, per offrire un quadro puntuale delle varie situazioni. "Dobbiamo conoscere il nostro territorio e dobbiamo farlo anche con il confronto con tecnici, dirigenti, aziende e società civile – sottolinea – Partecipazione significa porsi in ascolto, sostenere le proprie idee, ma riuscire ad apprendere per verificarne la bontà".

Tra le priorità resta la rete infrastrutturale e la sua valenza strategica: un sistema da completare per creare nuove opportunità, dal commercio al pendolarismo, dal turismo ai collegamenti con le aree interne. "La loro esistenza rappresenta garanzie per le nostre aziende e aumenta l’appetibilità per i nuovi investitori – ribadisce Migliore – Dobbiamo essere in grado di alzare il livello della qualità della vita nel nostro territorio. Come Cisl chiediamo di investire sulle infrastrutture materiali e non materiali, perché solo con questo possiamo competere con i territori vicini e sostenere tutte le peculiarità presenti; dall’industria all’agricoltura, dal turismo al commercio".

Uno sguardo è rivolto anche alle trasformazioni del lavoro in vista del 2026, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. "Un cambiamento epocale che, se governato nel giusto modo, può rappresentare uno strumento decisivo per nuova occupazione e per quella re-immigrazione dei nostri giovani – osserva Migliore – Abbiamo realtà virtuose sul territorio e che rappresentano eccellenze per l’intero Paese. Queste iniziative riescono a riportare a casa i tanti giovani siciliani che, dopo gli studi, hanno necessità di approcciarsi al mondo del lavoro. Anche in questo caso come sindacato siamo pronti al confronto e alla collaborazione con aziende di settore, mondo della scuola e istituzioni per alimentare una rete di formazione impegnata".

Massima attenzione, infine, alle esigenze dei pensionati e dei non autosufficienti, con un confronto serrato con il sistema sanitario per migliorare i servizi agli anziani, nella disponibilità – già manifestata – a contribuire all’adozione di nuove prassi assistenziali.