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Coronavirus, Pil italiano a picco nel 2020: -9,1%

Di Redazione |

NEW YORK L’economia italiana si contrarrà quest’anno del 9,1% a causa del coronavirus dopo essere cresciuta dello 0,3% nel 2019. Lo stima il Fmi, secondo il quale nel 2021 ci sarà una ripresa, con il pil in aumento del 4,8%. Rispetto a gennaio 2020, le previsioni per l’Italia nel 2020 sono state riviste al ribasso del 9,6%, mentre quelle per il 2021 sono state alzate del 4,1%.

«Le ricadute economiche riflettono shock acuti in particolari settori e per questo la politica deve attuare misure di bilancio e monetarie mirate a sostegno di famiglie e imprese. Le risposte di bilancio nei paesi colpiti sono state rapide e consistenti in diverse economie avanzate (come Australia, Francia, Germania, Italia, Giapponese, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti)» afferma il Fmi, secondo il quale le misure di bilancio dovranno essere rafforzate nel caso lo stop dell’economia sia persistente o la ripresa delle attività troppo lenta. «Una forte cooperazione multilaterale è essenziale per superare gli effetti della pandemia, inclusi aiuti finanziari ai paesi che hanno limiti di azione e sono presi fra lo shock sanitario e quello di reperire risorse. «In alcuni parti dell’Europa l’epidemia è stata severa quanto nella provincia di Hubei in Cina. Anche se è essenziale per contenere il virus, le chiusure e le restrizioni dei movimenti pesano sull’attività economia e avversi effetti sulla fiducia possono ulteriormente pesare sulle prospettive economiche», mette in evidenza il Fmi.

Solo la Grecia con un pil in calo del 10% farà peggio dell’Italia.  Descrivendo il “Great Lockdown”, la grande chiusura, come una crisi senza precedenti una sorta di guerra, il Fmi mette in evidenza la «continua incertezza sulla durata e l’intensità dello shock». Incertezza che pesa sulla possibile ripresa del 2021: una ripresa «parziale con il livello del pil che resterà decisamente al di sotto del trend pre-virus». Ecco quanto calerà il Pil nel mondo secondo le previsioni del Fmi

GERMANIA -7,0%

FRANCIA -7,2%

ITALIA -9,1%

SPAGNA -8,0%

OLANDA -7,5%

BELGIO -6,9%

AUSTRIA -7,0%

IRLANDA -6,8%

PORTOGALLO -8,0%

GRECIA -10,0%

FINLANDIA -6,0%

REPUBBLICA SLOVACCA -6,2%

LITUANIA -8,1%

SLOVENIA -8,0%

LUSSEMBURGO -4,9%

LETTONIA -8,6%

ESTONIA -7,5%

CIPRO -6,5%

MALTA -2,8%

GIAPPONE -5,2%

GRAN BRETAGNA -6,5%

CANADA -6,2%

CINA +1,2%

RUSSIA -5,5%

BRASILE -5,3% COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA