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A Palermo si tornerà a costruire navi: firmata intesa con Fincantieri

Di Redazione |

PALERMO – Luce verde a Palermo per il rilancio dell’industria cantieristica. E’ stato firmato, nella sede di Fincantieri a Roma, da Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia occidentale, e Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, l’atto di concessione demaniale in favore di Fincantieri che ha come obiettivo la creazione nello scalo siciliano di uno dei poli navalmeccanici più importanti del Mediterraneo.

L’accordo genererà una vera e propria rivoluzione anche nell’assetto infrastrutturale, oltre che operativo, del porto di Palermo, destinando un’area estesa, oggi composta da un bacino d’acqua e piazzali, a un moderno stabilimento da adibire alla costruzione di navi, accanto alle riparazioni e alle grandi trasformazioni navali, settore nel quale Fincantieri ha maturato notevole esperienza negli ultimi anni.

L’accordo rappresenta un’eccezione nel quadro dei rapporti fra impresa e istituzioni, imponendo quel cambio di passo che Palermo attendeva da anni.

«Giungiamo al traguardo di un importantissimo percorso – ha commentato il presidente dell’AdSP, Pasqualino Monti – dato che l’atto di concessione non solo legherà Fincantieri e l’AdSP fino al 2057, ma consentirà, con la costruzione del bacino da 150 mila tonnellate per la cui realizzazione l’Authority ha già assegnato uno stanziamento di 120 milioni di euro, di centrare un vecchio sogno di Palermo: quello di tornare a essere un centro cantieristico anche per la costruzione di nuove navi. Disponiamo oggi di una darsena industriale totalmente liberata da vecchie servitù e completamente affrancata dal degrado in cui versava, stiamo consegnando la cassa di colmata e anche il dragaggio è quasi ultimato. In grande sintesi, abbiamo compiuto tutte le mosse necessarie per industrializzare un’area che potrà finalmente competere a livello internazionale».

«Un importantissimo obiettivo per Palermo è stato raggiunto. Con la sigla di questo accordo, il Cantiere navale di Palermo tornerà a essere un importantissimo polo nel Mediterraneo per le nuove costruzioni». A dirlo Francesco Foti, della Fiom di Palermo, e le Rsu di Stabilimento della Fiom Serafino Biondo e Davide Vitale a proposito della firma  dell’atto di concessione demaniale per le aree fino al 2057, con l’impegno da parte di Fincantieri che, con la costruzione del bacino da 150 mila tonnellate con i fondi già stanziati dall’Authority, pari a 120 milioni di euro, il Cantiere di Palermo tornerà a costruire nuove navi. 

«Esprimiamo grande soddisfazione per il Cantiere, per gli operai che hanno combattuto una giusta battaglia, per la possibilità di crescita di un indotto specializzato e soprattutto per quello che la ripresa delle tre missioni produttive che hanno fatto grande il cantiere di Palermo può rappresentare per la città – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario generale Fiom Cgil Palermo Angela Biondi -. Non c’è vero sviluppo senza una strategia di crescita industriale della città. La firma rappresenta una svolta per le prospettive di sviluppo economico che si aprono».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA