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Pratiche superbonus, i costruttori di Palermo: «È come scalare le montagne»

Di Redazione |

PALERMO – Il gruppo giovani di Ance Palermo sostiene che per il superbonus edilizio le «piccole imprese sono penalizzate da burocrazia farraginosa». Si va dalle circolari che complicano le procedure alla lentezza della burocrazia per avere risposte su un atto.

«Tutti ostacoli che fanno sembrare una scalata le procedure di accesso al bonus e mettono a dura prova le imprese – dice Pietro Settimo Semilia, presidente del gruppo giovani di Ance Palermo, l’associazione dei costruttori – Al momento, a Palermo risulta soltanto una pratica portata a termine, altre sono da giorni in fase di approvazione e molte altre ancora da completare. Alla base c’è la mancanza di un procedimento certo e unico. Sono troppe le circolari degli enti che continuamente rimescolano le carte e imbrigliano le procedure e creano per le imprese un clima di grande incertezza».

Secondo Ance giovani, per aiutare le piccole imprese che, a differenza delle grandi aziende, non hanno uffici tecnici interni, serve un procedimento meno complicato e uguale per tutti. “Per avere la risposta a un solo documento, i tempi di attesa negli uffici pubblici sono in media di 25 giorni, immaginate quanto ci vorrà per arrivare fino in fondo con le autorizzazioni – conclude – Chiediamo che vengano introdotte modalità più semplici per istruire le pratiche e che venga messo un freno alla burocrazia. Inoltre, per via delle difficoltà a completare una procedura, è necessario che l’Ecobonus venga prolungato fino al 2024». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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