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Rottamazione cartelle a Catania: dopo il pasticcio, Bianco corre ai ripari e chiede una proroga

Di Redazione |

CATANIA – Indifferenza, incoscienza oppure azione voluta per non recepire, chissà per quali strategie, il decreto fiscale sulla rottamazione delle cartelle comunali? Forse non lo sapremo mai. Quello che conta è invece che l’ultima seduta utile di consiglio per recepire il regolamento sulla rottamazione delle cartelle è andata in fumo per mancanza del numero legale. Ma non è stata l’opposizione a far saltare la seduta. Stavolta sugli scranni della maggioranza mancavano tutti, meno uno, i rappresentanti dei gruppi che fanno capo al sindaco Bianco e cioè «Con Bianco per Catania» e «Primavera con Bianco» oltre all’assessore proponente, Parlato. Così ora il sindaco Bianco cerca di correre ai ripari: «Come Anci – ha detto il primo cittadino etneo nella sua qualità di presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione comuni d’Italia – presenteremo al Governo una richiesta di proroga al 31 marzo del termine per la rottamazione delle Cartelle esattoriali». 

 «Moltissimi Comuni italiani – ha ricordato Bianco – e tra questi Catania, non hanno fatto in tempo a provvedere, ma in ogni caso avremmo optato per l’allineamento con l’ultima data utile per la presentazione dei Bilanci degli enti».

 

Il 13 gennaio scorso il Consiglio comunale di Catania aveva approvato un ordine del giorno sulla rottamazione chiedendo di adottare i provvedimenti per l’attuazione del Decreto fiscale 2016 per consentire ai cittadini di pagare al Comune soltanto il dovuto, senza sanzioni e mora, rateizzando gli importi dovuti. Ciò presupponeva però l’adozione del regolamento comunale per dare attuazione alla legge entro il 31 gennaio e il regolamento come detto non è stato approvato dal Consiglio comunale per mancanza del numero legale.

Bianco ha annunciato che chiederà ai deputati nazionali catanesi, alcuni dei quali già si sono detti disponibili, di appoggiare la richiesta.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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