La Regione vara la riforma che cancella gli undici consorzi di bonifica
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"Finalmente poniamo fine al calvario dei Consorzi di bonifica". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, facendo riferimento al disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica.
La riforma prevede il riordino dei Consorzi di bonifica e l'ammodernamento dei sistemi di irrigazione, nonché l’abolizione degli undici consorzi presenti nella regione siciliana: «In passato avrebbero dovuto dare acqua agli agricoltori, invece hanno dato solo bollette salate e rete di distribuzione completamente fatiscente - ha sottolineato il numero uno della Regione Sicilia -. La Regione si farà carico di poter sanare i debiti creati in questi anni, siamo intorno a 100 milioni di euro. Questa sarà una riforma epocale».
Un unico consorzio di bonifica e irrigazione suddiviso in altri quattro comprensori. L’obiettivo, in 8 anni, è quello di garantire la gestione ordinaria dell’Ente attraverso le entrate proprie, con la Regione che garantirà la spesa per gli investimenti.
«Abbiamo già sottoposto il progetto all’attenzione delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni di categoria, adesso la parola passa al Parlamento siciliano. La nostra proposta è ragionevole. La Regione continuerà a erogare poco meno di 60 milioni di euro l’anno ai Consorzi, come abbiamo finora fatto - ha proseguito Musumeci -. Questa risorsa era interamente destinata al personale, mentre non si basava alla rete idrica, per cui in campagna non sempre l’acqua arrivava e se non arrivava gli agricoltori non pagavano le cartelle. Quindi da un lato la rete idrica viene assunta in capo alla Regione, che ne è la proprietaria, e dall’altra parte continuiamo ad erogare la risorsa ai consorzi di bonifica che per ricevere l’acqua nelle campagna inizieranno a pagare le cartelle».