L'autodromo di Pergusa e la complicata vicenda del relativo Consorzio
Da quanto appreso da «La Sicilia» revocare la liquidazione non certifica la ripartenza del Consorzio
Si ingarbuglia sempre più il destino dell'autodromo di Pergusa, un tempo teatro di importanti competizioni motoristiche ma da un anno con il Consorzio messo in liquidazione dopo che la politica ha scelto di non rinnovare lo Statuto in scadenza. Comune, Aci e Libero Consorzio Comunale di Enna nell'agosto del 2024 decisero così di porre fine all'esperienza e di mettere in liquidazione il Consorzio Ente Autodromo di Pergusa. Con il trascorrere del tempo, però, c'è stata una parziale marcia indietro, complice anche la difficoltà nel creare un nuovo (stesso) ente.
In questi giorni però la novità perché revocare lo stato di liquidazione potrebbe anche non bastare a riportare in vita il Consorzio Ente Autodromo di Pergusa. Avrebbe del clamoroso qualora fosse certificato ufficialmente. Sarebbe il fallimento di ogni tentativo di riportare in vita un organismo fatto morire in due diversi momenti, uno consequenziale all'altro e che parte il 2 agosto 2024 quando il Consiglio comunale non votò il rinnovo dello Statuto e di conseguenza anche gli altri due soci, Libero consorzio comunale ed Aci, decisero per il passo indietro. Ne scaturì la nomina di un commissario liquidatore che avviò le procedure per archiviare l'ente.
E sta proprio qui il nodo. Da quanto appreso da «La Sicilia», infatti, revocare la liquidazione non certifica la ripartenza del Consorzio. Questo perché la liquidazione non è la causa della morte del Consorzio che è invece da addebitare al mancato rinnovo dello statuto; la liquidazione è stata solo la conseguenza di quella scelta maturata un anno fa.
C'è poi un altro aspetto legato al potere di chi può revocare lo stato di liquidazione che, sempre da quanto si è appreso negli ultimi giorni, non può essere fatto dal Comune che la sua scelta di fare un passo indietro dal Consorzio l'aveva fatta prima non votando il rinnovo dello Statuto. Il Comune, insomma, non avrebbe alcun potere né diritto di revoca della liquidazione.
Visto che l'ente è cessato per scadenza naturale, quand'anche si revochi la liquidazione, come si fa a ridare vita ad un ente cessato per scadenza statutaria? È questa la domanda che dovranno porsi i soci e che probabilmente verrà girata alla Regione che nei giorni scorsi aveva risposto a delle specifiche domande del Comune spiegando che un Consorzio così come quello cessato non può più essere costituito dai tre soci perché è vietato dalla legge. Va cercata, insomma, un'altra forma associativa.
Di tutto ciò se ne discuterà oggi nell'incontro tra i tre soci che si erano dati appuntamento per iniziare a mettere in cantiere le modifiche statutarie utili a far rinascere il nuovo “vecchio” Consorzio. Volontà che, però, potrebbero dover essere riviste.