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Il tetto in eternit non regge il peso del suo corpo, caduta fatale

Di Renato Pinnisi |

Barrafranca (Enna) –  Sprofonda dal tetto in eternit su cui era salito per un lavoro di riparazione e muore a causa di un’emorragia agli organi vitali.

Il tragico incidente sul lavoro è avvenuto ieri mattina intorno alle 12 in un’azienda di contrada Torre, a pochi chilometri dal paese, dove un barrese, Francesco Spagnolo, 55 anni, era salito sul tetto di un edificio perché aveva un intervento urgente da compiere ma improvvisamente è caduto perché ha poggiato i piedi su alcune lastre di eternit che non hanno retto al peso. Il tetto infatti era ricoperto dalle classiche onduline di amianto che però si sono spezzate. Ad avvertire i carabinieri dell’accaduto è stato un familiare di Francesco Spagnolo.

L’impatto dell’uomo al suolo purtroppo è stato fatale: gravissime, mortali, le ferite riportate. La dinamica dell’incidente è stata accertata dai militari dopo alcune ore di rilievi. Nell’azienda agricola in cui è avvenuto l’incidente si allevano animali e si producono uova.

Spagnolo, conosciuto in paese con il diminutivo di Franco, in passato vendeva uova in strada e si era solito vederlo per la sua attività lavorativa davanti alla chiesa Madre. La notizia si è diffusa nella cittadina e dato che Spagnolo era conosciuto molti hanno raggiunto i familiari per il cordoglio. «Siamo sgomenti per quello che è successo – ha riferito il sindaco Fabio Accardi – un uomo molto religioso e che si recava sempre in chiesa per offrire da volontario il proprio servizio».

Spagnolo con la moglie (dalla quale aveva avuto due figli), infatti era conosciuto nella comunità parrocchiale della chiesa Madre. La salma dell’uomo già nel primo pomeriggio di ieri, dopo i rilievi effettuati dai carabinieri, è stata trasportata nella sala mortuaria del cimitero di Barrafranca.

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