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Boom consumi ortofrutta in Ue, ma c’è incertezza su export

Di Redazione |

BRUXELLES – Consumi interni di ortofrutta in aumento in tutta Europa, dal 40% in Spagna, Italia e Olanda fino al 100% in Germania, come anche le carni nonostante il crollo della domanda dei tagli pregiati per la ristorazione. La situazione è più incerta per le esportazioni extra-Ue con la chiusura temporanea del mercato cinese che fa già sentire i suoi effetti sul vino e potrebbe avere ripercussioni anche su latte e derivati. È la situazione dei mercati agricoli Ue nell’epidemia di Covid-19, delineata dal commissario Janusz Wojciechowski in occasione della teleconferenza dei ministri dell’agricoltura. “È prematuro trarre conclusioni sull’impatto di questa crisi – ha detto il commissario – ma sono pronto a fare tutto ciò che è necessario” per “proteggere agricoltori e catena di approvvigionamento”. 

I margini di manovra finanziari della politica agricola comune sono però ristretti, perché siamo nell’ultimo anno di bilancio Pac 2014-2020. I ministri sono restii a utilizzare la riserva di crisi da 400 milioni, in quanto gli agricoltori se la pagano da soli con una detrazione annuale di circa l’1% sugli aiuti diretti. La Commissione è più propensa a lavorare su proroghe e anticipi degli aiuti, con procedure veloci per la riprogrammazione dei piani di sviluppo rurale alla luce dell’emergenza. A quanto si apprende, si potrebbe anche pensare di consentire ai Paesi di stornare parte delle risorse del regime Pac per le scuole, che sono chiuse, per altre misure. Gli strumenti anti-crisi come l’aiuto all’ immagazzinamento da parte dei privati o l’intervento pubblico (acquisto di derrate da parte Ue), ampiamente utilizzati per esempio per attenuare l’impatto dell’embargo russo nel 2014-15, “avranno implicazioni di bilancio”, ha detto il commissario, per questo “il loro utilizzo dovrà essere attentamente valutato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA