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“La Divina Commedia Opera Musical” in una due giorni al PalaCatania

Di Gaetano Rizzo |

Catania – Prende il via domani, 21 febbraio, al PalaCatania la “due giorni” di quello che viene considerato anche il più importante spettacolo didattico, “La Divina Commedia Opera Musical”, articolato in rappresentazioni mattutine dedicate alle scuole, evento aperto a tutti in serata, quattro appuntamenti nelle due tappe organizzate da Giuseppe Rapisarda Management. Nei matinée riservati agli studenti, venerdì e sabato, con inizio alle 10, è prevista la presenza di circa 5mila studenti e 398 insegnanti provenienti da 50 scuole siciliane di Campobello di Licata, San Cataldo, Priolo, Paternò, Messina, Giardini Naxos, Caltanissetta, Trecastagni, Acicastello, Gela, Siracusa, Catania, Motta Sant’Anastasia, Vizzini, Grammichele, Bronte, Acireale, Giarre, Mascalucia, Partanna, Pozzallo, Mineo, Randazzo, Mazzarino, Assoro, Favara, Augusta, Belpasso, Caltagirone, Troina, Caltanissetta e Mazzarone.

Lo spettacolo ha come protagonisti 9 cantanti-attori, 14 ballerini-acrobati, 50 componenti in troupe che avranno sullo sfondo 70 scenari con effetti 3D e indosseranno 200 costumi di scena. Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, impreziosito dalla coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un suggestivo allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi, con le musiche di Marco Frisina e la regia di Andrea Ortis. Oltre due ore, in due atti, che trascinano lo spettatore dentro alla potente fantasia del genio di Firenze, rendendo la “Divina Commedia” estremamente attuale e fruibile da tutti. In scena, il Dante viaggiatore diventa la proiezione fisica della voce di se stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (voce narrante dello spettacolo), rappresenta la maturità del sommo poeta che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile.

Dante si muove nel contesto di vari ambienti scenici, passando da coltri infuocate e sulfuree della città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima e Ugolino poi. Un allestimento teatrale capace di regalare forti emozioni e, non a caso, insignito della medaglia d’oro dalla Società Dante Alighieri e che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di miglior musical al Premio Persefone 2019.

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