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A Mazara torna Blue Sea Land: edizione contro lo spreco alimentare

Di Alfredo Zermo |

PALERMO – E’ stata presentata questa mattina la quinta edizione di Blue Sea Land, l’expo internazionale dei distretti agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente, che si svolgerà a Mazara del Vallo da mercoledì a domenica prossimi. Parteciperanno circa 300 aziende che esporranno le loro specialità negli stand a loro dedicati, saranno circa 50 le delegazioni straniere presenti e 80 i buyers che prenderanno parte agli incontri BtoB a cura dell’Agenzia per il Commercio con l’Estero (ICE).

Quest’anno Blue Sea Land è una manifestazione food saving, cioè contro lo spreco alimentare, grazie alla collaborazione della Regione Siciliana, Ministero dell’Ambiente, Banco Alimentare e Distretto Sicilia-Malta del Rotary International. I Paesi main partner sono la Guinea Equatoriale e il Marocco. Le nazioni partecipanti saranno: Angola, Albania, Azerbaijan, Benin, Burkina Faso, Bosnia ed Erzegovina, Capo Verde, Cipro, Congo- Brazzaville, Costa D’Avorio, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Eritrea, Gabon, Gambia, Grecia, Ghana, Indonesia, Iraq, Kuwait, Mauritania, Marocco, Malta, Mozambico, Niger, Nigeria, Principato di Monaco, Sao Tome e Principe, Senegal, Somalia, Sud Africa, Sudan, Togo, Tunisia Turchia, Uganda, Zambia. Delegazioni di Buyers internazionali: Svizzera, Olanda, Belgio, RegnoUnito, Spagna, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Lettonia, Estonia, Polonia, Austria, Slovenia, Angola, Congo, Tunisia, Marocco, Ghana e Costa D’Avorio. 

«Da cinque anni Blue Sea Land rinnova il suo messaggio di pace tra i popoli del Mediterraneo – ha detto durante la presentazione l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici -. La Sicilia è la terra della bellezza e dell’accoglienza e Mazara la punta più avanzata che incarna il valore della contaminazione tra culture diverse. L’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo è una vetrina straordinaria per i nostri prodotti d’eccellenza che attira investimenti, favorisce accordi commerciali e promuove l’indotto del mare e l’innovazione nella blue economy». 

  Per Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto della Pesca e Crescita Blu, «il distretto in questi 10 anni ha coltivato accordi leali di cooperazione con Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente, trasferito il know-how delle nostre imprese, per proporre il modello distrettuale secondo la filosofia della Blue Economy. Ciò vuol dire creare ponti, dialogare. Da parte di questi Paesi vi è un forte interesse a cambiare rotta in direzione dell’economia circolare, del restauro e della rigenerazione delle risorse naturali a partire dall’acqua. Credo che il dialogo attraverso una cooperazione responsabile sia la chiave del cambiamento per salvare i nostri mari e le risorse sia marine che terrestri».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA