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Nicola Piovani porta in Sicilia “la musica pericolosa”: tre concerti nell’Isola

Di Cristina Rossetti |

Quella di Nicola Piovani è una vita nel segno della musica e degli incontri che la musica ha reso possibili, come quelli con Ennio Morricone e Manos Hadjidakis; con il pubblico che lo ha ascoltato dal vivo negli auditorium, nei teatri, nei cabaret; con i registi come Federico Fellini e Mario Monicelli, per i quali ha scritto alcune delle colonne sonore che hanno segnato quarant’anni di cinema. Ma se «la musica è pericolosa», come diceva Federico Fellini, secondo Piovani «è un pericolo che vale la pena correre perché regala inaspettati scampoli di divinità».

Così la musica diventa un pretesto per parlare della vita, e dove la vita si lascia agganciare proprio in quei momenti in cui un’aria, una combinazione di suoni, il fragore di una banda o l’audacia di un’orchestra hanno saputo toccarci il cuore e dirci qualcosa di più su questa rocambolesca avventura di essere musicalmente al mondo.

La musica è pericolosa – Concertato è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena: tastiere e fisarmonica (Rossano Baldini), sax e clarinetto (Marina Cesari), violoncello, chitarra e mandoloncello (Pasquale Filastò), batteria e percussioni (Ivan Gambini) contrabbasso (Marco Loddo) e pianoforte (Nicola Piovani). A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani che racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di cantautori e di registi.

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