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Tour siciliano per “Due donne che ballano”, valzer solitario di due donne difficili

Maria Paiato e Arianna Scommegna sono le protagoniste della commedia di Josep Maria Benet i Jornet sulla solitudine del nostro tempo. Una pièce amara e profondamente ironica

Di Redazione Vivere |

“Due donne che ballano” è una commedia amara e profondamente ironica su solitudine e marginalità scritta da Josep Maria Benet i Jornet, il padre del teatro catalano. Ad interpretarla due autentiche stelle della scena italiana, per la prima volta insieme sul palcoscenico, le pluripremiate Maria Paiato (Premio Borgio Verezzi 1994, PremioFlaiano 2001, Premio della Critica Teatrale 2004, Premio Olimpici del Teatro 2004 e 2007, Maschera d’Oro 2005, PremioUbu 2005 e 2006, Premio Eleonora Duse 2009, Premio Hystrio 2010) e Arianna Scommegna (Premio Lina Volonghi 1997, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014). La regia è firmata da Veronica Cruciani (finalista Premi Ubu 2008 come regista e produttrice e Premio Hystrio – Associazione Nazionale Critici Italiani 2012).

Prodotto dal Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, sarà portato in scena mercoledì 1 marzo al Teatro Garibaldi di Enna, giovedì 2 marzo al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, il 3 al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto, il 4 marzo al Teatro Garibaldi di Modica e poi, dal 16 al 21 marzo al Teatro Verga di Catania. Due le protagoniste di questa storia, una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortante. Consumano le ore che passano insieme beccandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare.

Ballano. Come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica.

Una minuscola storia come tante che accadono nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Josep Maria Benet i Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA