Condannata per stalking, Lulù Selassiè rompe il silenzio: «Calunnie anche da ex partner»
L'influencer ed ex concorrente del Grande Fratello è stata accusata da Manuel Bortuzzo, il campione di nuoto paralimpico, che aveva conosciuto proprio dentro la Casa del reality
Lulù Salassiè, Manuel Bortuzzo
"Ho sopportato, per amore, il peso di calunnie non solo dal mio partner, ma anche da chi ha saputo manipolare la realtà, costruendo menzogne ai miei danni. Oggi mi trovo di fronte a una condanna che, seppur difficile da affrontare, non spegne la mia determinazione. Cammino a testa alta, consapevole che la giustizia non si esaurisce in un singolo verdetto, ma è un processo in continua evoluzione. E io continuerò a lottare, non solo per la mia verità, ma per la verità assoluta". Lucrezia Selassié rompe il silenzio su Instagram dopo la condanna a un anno e otto mesi per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico.
"Negli ultimi mesi ho affrontato il periodo più buio della mia vita. Ho visto persone prendere posizione contro di me senza conoscere i fatti, fidandosi ciecamente di chi ha costruito il mio dolore con le proprie bugie -dice Selassié-. Ma ho visto anche chi ha continuato a credere in me, nella mia forza e nell’integrità della persona che sono. Ma ciò che più mi ha distrutta non è stato solo il tradimento, non solo l’inganno e la menzogna. La delusione più grande l’ho provata verso me stessa. Mi sono ritrovata intrappolata in una realtà che non avevo scelto, a portare sulle spalle un peso che nessuno dovrebbe sopportare. Sono una giovane donna che si è trovata sola, sommersa da un’ondata di dolore troppo grande, troppo feroce, troppo ingiusto".
"Ho toccato il fondo della disperazione, sentendomi svuotata, senza forze, incapace perfino di riconoscere la persona che ero stata prima di tutto questo. Il dolore mi ha piegata, mi ha messa in ginocchio, mi ha fatto sentire fragile, piccola, persa", aggiunge l’ex concorrente del grande Fratello. "Eppure, nel buio più totale, qualcosa dentro di me ha continuato a brillare. Un frammento di forza, una scintilla di speranza. Non mi fermerò. Non lascerò che tutto questo definisca chi sono. Continuerò a lottare, non per rabbia, non per vendetta, ma perché la verità merita di essere raccontata".