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Alain Delon, lite tra i figli per l'eredità: il più piccolo chiede di annullare il testamento

L'attore morto l'anno scorso a 88 anni aveva lasciato il suo patrimonio ad Anouchka, 34 anni. Atto impugnato da Alain Fabien

Redazione La Sicilia

02 Settembre 2025, 12:37

AFFAIRE DELON, L'AVVOCATO DELL'ATTORE 'E' LUCIDO'

epa07583689 French actor Alain Delon participates in a masterclass during the 72nd annual Cannes Film Festival, in Cannes, France, 19 May 2019. The festival runs from 14 to 25 May. EPA/IAN LANGSDON

Il figlio di Alain Delon, Alain-Fabien, ha denunciato il fratello e la sorella per far annullare il testamento dell’attore. Secondo informazioni di Le Monde, Alain-Fabien sarebbe in possesso di prove mediche inedite che dimostrerebbero come, al momento della firma di un secondo testamento, l’attore non fosse più in grado di intendere e volere. Alain-Fabien, figlio minore, ne chiede quindi l'annullamento.

La notizia del procedimento giudiziario relativo al testamento di Alain Delon, morto il 18 agosto 2024 a 88 anni, è stata comunicata ufficialmente ad Anthony (60 anni) e Anouchka (34) da un ufficiale giudiziario. Il testamento impugnato da Alain-Fabien, 31 anni, è stato il secondo dell’attore ed è stato firmato a Ginevra. Delon nel documento nomina unica erede Anouchka, correggendo il contenuto del primo testamento, del 2015. In quel primo documento, Delon divideva il suo patrimonio, valutato in diverse decine di milioni di euro, in 3 parti, 50% ad Anouchka e 25% a ognuno dei due figli maschi.

Anche se nel secondo testamento l’unica beneficiaria è Anouchka, anche Anthony viene denunciato in quanto la legge prescrive l'azione contro tutti gli eredi e gli esecutori testamentari di un documento di cui si chiede l’annullamento. Alain-Fabien, inoltre, vuole anche far annullare una donazione, datata 2023, in favore di Anouchka Delon, alla quale va il 51% delle parti di Adid (Alain Delon International Distribution), la società che detiene il marchio e i diritti all’immagine dell’attore.

Una prima udienza civile è in programma per il 9 marzo 2026 davanti al tribunale di Parigi. Nella richiesta di annullamento, Alain-Fabien ritiene che il padre, dopo l’ictus del 14 giugno 2019, non aveva più «il discernimento sufficiente» per redigere e firmare un testamento o fare una donazione. Per avvalorare la sua iniziativa, fa valere la sentenza di un tribunale del 2024, 5 mesi prima della morte del padre, in cui la corte si pronunciava per una misura di «tutela rafforzata» in quanto Delon «presentava disturbi cognitivi che alterano l’espressione della volontà». Ma la novità è la comunicazione ad Alain-Fabien di diversi rapporti medici riguardanti l’attore a partire dal 2019 rimasti finora inaccessibili nelle mani del medico curante dell’attore.