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D’origini nissene la nuova fiamma di Vincent Cassel

Di Cristina Rossetti |

Si chiama Tina Kunakey Di Vita ha 27 anni, una montagna di ricci e un corpo da bomba sexy, flessuoso ma tutto curve e le foto dei due insieme sui rispettivi profili Instagram hanno infuocato i giornali di gossip lo scorso agosto con immagini catturate dai fotografi dei due insieme all’aeroporto e in vacanza a Ibiza. Una estate bollente con debutto social con selfie di coppia che hanno scatenato il gossip.

Nell’agosto 2013 Cassel e la Bellucci annunciano la separazione amichevole e affettuosa – come va di moda oggi – e dopo non sono mancate voci che attribuivano alla star francese relazioni importanti, ma nessuna di queste è stata confermata. Fino all’esplosiva bellezza afro di Tina.

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La giovane donna è nata a Caltanissetta, ma vive tra Parigi (dove vivono e frequentano le scuole le figlie di Cassel) e Londra, dove fa la modella. E’ alta 1,74 ed è stata scelta per molte foto di moda. Ad agosto è finita sulle pagine di Vogue Italia. Mentre in precedenza è apparsa nel videoclip del cantante reggae, Kalash.

Non si hanno notizie dettagliate delle sue origini nissene, sulla nazionalità dei genitori, né su dove abbia vissuto prima di finire sulle copertine dei giornali di gossip. Il suo nome è circolato di nuovo in questi giorni in vista del traguardo dei 50 anni della star francese, ma se il flirt sia sopravvissuto fino all’autunno e alla festa del mezzo secolo non è certo.

Sguardo azzurro, lineamenti forti, camminata da guerriero, faccia da da simpatica canaglia, irresistibile nell’overdose di foto a petto nudo, mentre fa surf o con lo sguardo sornione e stropicciato, Vincent Cassel compie infatti 50 anni oggi. L’universo femminile lo mette senza indugi nella lista degli attori più sexy del pianeta.

Francese di nascita, girovago di mestiere (attualmente vive in Brasile), figlio d’arte dell’attore Jean Pierre Cassel, ha esordito nel 1989 ma l’exploit è arrivato con lo spaccato delle banlieue parigine ne “L’odio” dell’amico d’infanzia Mathieu Kassovitz.

Poi una sfilza di film, da “Cigno nero” a “A Dangerous Method”, da “Mon Roi” all’acclamatissimo “Juste la fin du monde”, Gran Premio Speciale della giuria a Cannes 2016.

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