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McDonald’s “sbarca” davvero in riva al mare: a Marina di Ragusa apre il fast food più marino d’Italia

Una nuova apertura che mescola sale, caffè e lavoro giovane: cosa c’è davvero dietro al quinto McDonald’s della provincia iblea e perché la scelta del Porto turistico può cambiare i flussi di consumo (e di turismo) sulla costa

Redazione La Sicilia

24 Dicembre 2025, 19:20

Il rumore delle sartie, l’odore di salsedine che entra dal molo, il via vai di diportisti e passeggiatori. E, da oggi, il profumo di croissant appena sfornati e caffè che arriva dal nuovo McCafé: alle prime luci del mattino del 23 dicembre 2025, al Porto turistico di Marina di Ragusa si apre una scena inedita per l’Italia della ristorazione veloce. Un McDonald’s letteralmente “a un passo dall’acqua”, incastonato tra pontili e passeggiate della marina iblea, inaugura uno spazio che molti definiscono “unico” nel panorama nazionale per la sua collocazione fisica “in riva al mare”. Una novità che intreccia turismo, occupazione e servizi digitali, destinata a lasciare il segno ben oltre la stagione balneare.

Un locale “sul mare”: perché la location conta

La scelta dell’approdo di Marina di Ragusa, insignito della Bandiera Blu anche nel 2025, non è un puro colpo di scena scenografico: la marina è uno degli hub più attrezzati della Sicilia orientale, con 700 posti barca per imbarcazioni fino a 55 metri, servizi di assistenza tutto l’anno, e un affaccio diretto sulla passeggiata che collega i pontili alle spiagge urbane. In termini di flussi, la sosta nautica e il traffico del lungomare generano un bacino costante di frequentatori, dall’utenza locale al diportismo internazionale.

La specificità dell’apertura di Marina di Ragusa sta proprio qui: portare un brand globale là dove, solitamente, l’offerta è stagionale o limitata alla ristorazione tradizionale “da lungomare”. L’affaccio “a filo d’acqua” non è solo una fotografia instagrammabile; è un posizionamento commerciale raro nel perimetro italiano della catena, come sottolineano le cronache locali che definiscono il ristorante “unico in Italia” per collocazione. Una caratteristica che potrà incidere sulla domanda di consumo fuori casa dalla colazione al dopocena, con una distribuzione oraria più estesa rispetto ai bar e ai chioschi tipici della costa.

Dati concreti: posti, orari, servizi

Il nuovo ristorante offre 220 posti a sedere, una dotazione coerente con la vocazione di hub sociale della marina e con l’aspettativa di picchi di affluenza nei fine settimana e nei mesi estivi. Al centro dell’esperienza ci sono i kiosk digitali per gli ordini in autonomia, che consentono di personalizzare ricette e ingredienti e ricevere al tavolo, e un McCafé pensato per presidiare anche le fasce orarie “fredde” – colazioni al mare, pause pomeridiane, serate informali. L’apertura dichiarata copre una finestra ampia: ristorante aperto tutti i giorni, con estensione “fino alle 01:00” e, nei fine settimana, h24. Per le famiglie sono previsti uno spazio bimbi indoor e una piccola area giochi esterna; disponibili anche feste di compleanno a tema.

Un dettaglio non secondario: qui non è menzionato alcun McDrive, comprensibilmente, dato il contesto pedonale e portuale. Il baricentro dell’offerta è la fruizione “a piedi” del porto e del lungomare, con un servizio che integra chi viene dalla spiaggia, chi rientra dall’ormeggio e chi passeggia in serata.

Occupazione e formazione: 60 nuove assunzioni (perlopiù giovani)

Sul fronte lavoro, l’apertura di Marina di Ragusa vale 60 nuove assunzioni, in larga parte giovani del territorio, coordinate dal licenziatario Vincenzo Trovato. La formula della catena, che in Italia punta su imprenditori locali in franchising, si conferma così volano occupazionale e, sempre più, piattaforma di formazione al lavoro: turnazioni, standard operativi, gestione digitale degli ordini e relazione con il cliente diventano competenze trasferibili anche al di fuori della ristorazione.

A riprova del momento espansivo nel Ragusano, appena tre settimane fa è stato inaugurato a Ragusa il ristorante di via Giorgio La Pira (oltre 220 posti a sedere, McDrive a doppia corsia), che ha creato 55 posti di lavoro e consolidato la presenza cittadina insieme allo storico locale di viale delle Americhe. Con Marina di Ragusa, il totale in provincia sale a cinque ristoranti, contando anche Vittoria e Pozzallo.

Un tassello della strategia nazionale: i numeri di McDonald’s in Italia

La “bandierina” piantata nel porto ibleo si inserisce in una strategia di crescita misurabile: secondo i dati diffusi negli ultimi mesi, McDonald’s Italia ha chiuso il 2024 con 51 nuove aperture, generando un “valore condiviso” stimato in oltre 164 milioni di euro tra ricadute dirette, indirette e indotte, e circa 2.800 nuovi posti di lavoro. La rete continua ad ampliarsi: nella sola Emilia-Romagna il perimetro 2024 vale 250 milioni di euro di valore condiviso, con 69 ristoranti, un esempio territoriale utile per capire la scala delle ricadute. L’obiettivo nazionale dichiarato è arrivare a 900 ristoranti entro il 2027; a novembre 2025 la rete contava circa 791 ristoranti.

Non meno rilevante il capitolo filiera: negli ultimi anni la società ha comunicato che circa l’85% delle materie prime è acquistato da fornitori italiani (tra cui Inalca per la carne bovina e Amadori per il pollo), con un impatto riconosciuto anche dalle istituzioni regionali e dalle analisi indipendenti sull’indotto. È un dato che connette anche i consumi stagionali di una località balneare a una rete di produzione nazionale, dalle proteine ai packaging orientati alla riduzione della plastica monouso.

Porto, spiagge e città: come cambia la geografia dei consumi

Marina di Ragusa non è solo una “cartolina” estiva. La marina dispone di servizi annuali, assistenza all’ormeggio e connessioni che la posizionano come scalo perrotte nautiche nel Canale di Sicilia. Il Porto turistico comunica un’offerta integrata che va dalla stazione carburante alla reception con informazioni meteo, fino a collegamenti veloci verso Malta con il servizio “Ragusa Xpress” in periodo operativo: un tessuto di mobilità e servizi che genera flussi anche fuori stagione e che un player come McDonald’s può intercettare grazie a orari estesi e menù modulabili sulle fasce orarie.

Dal lato delle spiagge, la conferma della Bandiera Blu 2025 per Marina di Ragusa è più che un simbolo: significa standard su acque, raccolta rifiuti, accessibilità e servizi. Ciò pone anche una responsabilità per operatori e utenti: il Codice comportamentale comunale per le spiagge, la recente ordinanza anti-bivacco (estiva) e le campagne di educazione ambientale richiamano a una fruizione rispettosa, evitando vetro, abbandono di rifiuti e rumore notturno. In questo contesto, la gestione corretta dei flussi e della raccolta differenziata in un ristorante molto frequentato diventa un tema sostanziale, non solo estetico.

Turismo e lavoro: perché 60 posti contano più del loro numero

Nell’economia iblea, fatta di agricoltura, manifatturiero leggero, logistica portuale e turismo, 60 nuovi contratti non sono un semplice “totale in calce”: sono una palestra retributiva e formativa, spesso primo impiego per under 30. Turni serali e notturni, formazione su sicurezza alimentare, protocolli digitali e relazione col cliente generano competenze “riciclabili” in altri segmenti del terziario. E per la filiera locale – dai fornitori di prodotti da forno al cleaning – il ristorante rappresenta una domanda stabile anche nel trimestre invernale, quando i flussi turistici rallentano ma la marina resta vissuta dai residenti e dai proprietari di seconde case.

La scelta di collocare un McCafé con vista molo, inoltre, intercetta una domanda fino a oggi soddisfatta soprattutto da bar indipendenti: la colazione “vista barche” diventa un nuovo rituale accessibile tutto l’anno, specie nei weekend, mentre l’area bimbi e le feste a tema consolidano il presidio familiare nei pomeriggi invernali.

Il confronto in provincia: Ragusa, Vittoria, Pozzallo

Guardando alla mappa iblea, l’ultimo biennio ha visto un’accelerazione: oltre allo storico ristorante di viale delle Americhe a Ragusa, la nuova unità di via La Pira ha portato McDrive a doppia corsia e un layout pensato per i flussi automobilistici di attraversamento. A Vittoria e Pozzallo l’offerta combina drive-thru e McCafé, segnalando come la catena declini format diversi a seconda di viabilità e bacino d’utenza. Il locale di Marina di Ragusa chiude il cerchio con un concept pedonale e turistico, calibrato su portualità turistica, passeggio e balneazione. In termini di servizio, la provincia può contare su un ventaglio che copre città, hinterland e costa.

Un “unicum” italiano? Con la dovuta prudenza

La definizione di ristorante “unico in Italia” perché “letteralmente in riva al mare” va letta con prudenza giornalistica. Esistono McDonald’s in prossimità di litorali o lungomare in varie città del Paese; ciò che rende peculiare Marina di Ragusa è l’inserimento fisico all’interno di un porto turistico con affaccio diretto su pontili e banchine, a distanza ravvicinata dall’acqua e dalla passeggiata portuale. È questa combinazione – più che la semplice “vicinanza al mare” – a giustificare l’enfasi dei media locali. La precisazione è utile per evitare facili iperboli, mantenendo la notizia nel suo perimetro reale: una location rara, difficilmente replicabile, e per questo capace di generare attenzione nazionale.