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Catania: fermati due scafisti per lo sbarco del 4 agosto

Di Giorgio Romeo |

La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di Catania e la Guardia Costiera italiana, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria due cittadini magrebini, gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 279 migranti giunti presso il Porto di Catania nella mattinata di ieri 4 agosto, a bordo della nave della Guardia Costiera Italiana “L. Dattilo C.P. 940”.

I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi in acque internazionali nel corso di un unico evento.

Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato, del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera italiana, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, hanno acquisito le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti del cittadino tunisino Toumia Ahmed (classe 1970) e del sedicente cittadino marocchino Houdi Hassan (classe 1975).

Seguendo un consolidato protocollo investigativo, realizzato d’intesa con la Procura Distrettuale, investigatori della Squadra Mobile e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza hanno avviato, con la collaborazione della Guardia Costiera italiana e degli interpreti, durante le operazioni di sbarco nel Porto di Catania, le indagini finalizzate all’identificazione degli scafisti.

TOUMIA Ahmed e HOUDI Hassan sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di un’imbarcazione in legno di circa 16 metri su cui viaggiavano 279 migranti, soccorsi nella giornata del decorso 2 agosto, in acque internazionali, dalla nave della Marina Militare italiana “Aviere” e dal mercantile “Lady Hayat” battente bandiera maltese e successivamente trasbordati nella medesima giornata sulla nave della Guardia Costiera “L. Dattilo C.P.940”.

A conclusione delle attività, i fermati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

(Fonte: Questura di Catania)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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