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«CATANIA, gruppo competitivo Ma se Rosina non andrà via…»

Di Giovanni Finocchiaro |

Villafranca Tirrena (Messina) – Poche ore a casa per staccare la spina, visto che le giornate di 24 ore non bastano, da oggi comincia per il Catania e per Pietro Lo Monaco una settimana cruciale. L’amministratore delegato rossazzurro è alle prese con mille problemi tra mercato, bilanci, rifiuti eccellenti alla voce cessioni, campionato alle porte e organizzazione dell’intera attività. «Stiamo affrontando situazioni da non dire, ma non mettiamo in pubblica piazza tutto quello a cui dobbiamo fare fronte. Sono ore difficili, ma prendiamo il coraggio a due mani e andiamo avanti».

Il caso Rosina tiene banco. Ma ci sono spiragli?

«E lo chiedete al Catania? Siamo disposti a pagare la cifra stabilita dal collegio arbitrale nel caso in cui darà ragione al ragazzo (eredità di altra dirigenza, ndr), il calciatore ha maturato lo stipendio di luglio, 50 mila euro, e siamo disposti ad ovviare. Ma poi basta».

Rosina pretende una buoniscita di 250 mila euro, altrimenti non si muoverà da Catania.

«Questo particolare ci fa un danno da non credere. Per di più a Salerno lo aspettano con un contratto di quattro anni a 300 mila euro a stagione, più 60 di bonus. Gli stessi bonus dopo il primo anno diventano fissi».

Non basta?

«A Catania, Rosina ha un contratto di 550 mila euro a stagione, a Salerno beccherebbe molti più soldi».

Se dovesse restare, lo farete giocare?

«Tanto per dire le cose come stanno: nell’amichevole giocata col Misterbianco avremmo voluto schierarlo. Ma il calciatore si è rifiutato».

Si è rifiutato?

«Sì, e allora l’ho deferito per inadempienza».

Il Catania, lo ha detto lei, rischia di non poter ratificare i contratti nuovi se non cederà Rosina.

«Serve una fidejussione corposa da pagare entro pochi gironi, altrimenti in Coppa Italia, tra qualche giorno rischiamo di schierare i ragazzini».

In attesa di una soluzione, il Catania lavora per avvicinarsi all’esordio in campionato.

«I giorni di ritiro sono stati utilissimi, ho avuto sul campo la conferma: abbiamo creato un gruppo disposto a lottare».

Tra conferme, ritardi e qualche impedimento, si va avanti.

«Tutto procede secondo i piani tracciati prima del via. Gli acciacchi ci sono sempre, ma speriamo di recuperare Bergamelli e qualche altro ragazzo».

Nel corso delle amichevoli ha avuto modo di osservare i vari reparti. Analizziamo settore per settore.

«Abbiamo tre portieri di assoluto valore. Martinez, Matosevic e Pisseri formano una… squadra che tutti ci invidiano».

La difesa varrà completata, ma gli innesti sono stati mirati.

«Abbiamo confermato Bergamelli e Bastrini, aggiungendo due terzini validi come Nava e Djordjevic. Ma non ci sono solo loro, ovviamente. Mbodi e Parisi daranno il loro contributo».

Il centrocampo sembra il reparto più completo dopo gli ultimi movimenti.

«Scoppa è un mediano di qualità, puntiamo molto su questo ragazzo, perché assicura anche corsa e temperamento nelle due fasi di gioco».

La conferma di Di Cecco, il ritorno di Biagianti: ecco due nomi che la Lega Pro vi invidia.

«Da Silva è un altro nome importante, al pari di Luque».

La conferma di Di Grazia è stata gradita dal pubblico.

«E da tutta la società, perché il ragazzo ha stoffa e può occupare più ruoli anche in attacco. A proposito di siciliano non sottovaluterei il ritorno di Bucolo in rossazzurro».

Il settore offensivo, adesso. Quattro centravanti, una pattuglia di esterni e forse arriverà qualcun altro.

«Piscitella è stato un colpo davvero notevole, le conferme di Calil e di Russotto dovrebero garantirci un certo numero di gol».

Quanti?

«A occhio e croce il brasiliano è una punta da 15 reti a stagione, Russotto ne potrebbe portare in dote altri sette, otto. Paolucci è un lottatore, adatto per un campionato così duro come il nostro girone».

Prevediamo altri quindici gol?

«E, arriviamo a numeri che nessun altro club potrebbe permettersi».

Russotto, Calil, Paolucci potrebbero giocare insieme, senza tenere Piscitella fuori?

«In questo caso è chiaro che si dovrebbe passare al 4-2-3-1, ma le scelte sono appannaggio del tecnico».

Che idea s’è fatto di Rigoli dopo averlo visto al lavoro?

«Si applica, ha voglia di fare, ha a cuore le sorti del Catania. E anche per lui l’esperienza in rossazzurro diventa una carta importante per dimostrare tutto il proprio valore».

Torniamo alla squadra. I rientri di Paolucci e di Biagianti sono stati salutati con favore dai tifosi.

«L’attaccante è un combattente, ha voluto fortemente il ritorno a Catania e dall’impegno che noto, senza considerare i gol estivi, credo che sia stata una scelta felice. Marco è un capitolo a parte: sente sua la maglia rossazzurra e, a differenza di molti calciatori, non ha fatto discorsi legati al contratto. Hanno prevalso le motivazioni dell’uomo. E, in questo mondo, non è semplice che si verifichino episodi del genere».

Il campionato di Lega Pro diventa una B2 con il ripescaggio del Taranto.

«Cosenza, Catanzaro, oltre a Foggia, Lecce, Matera sono bene attrezzate. E nella lista ci sono anche altri club che hanno una storia importante alle spalle. Se il blasone conta, sarà una lotta senza soste».

Qualche giorno e sarà Coppa Italia.

«Al di là di chi potrà andare in campo, cominciamo a calarci nella parte della squadra battagliera. Dobbiamo come dico sempre io, gettare sangue ogni istante della settimana per dare il massimo».

I tifosi, finiti i giorni della prelazione, hanno rinnovato la tessera: avete 2500 abbonati, per ora.

«Ed è una risposta che mi lusinga. Io spero di si possano aggiungere altri tifosi. Pur rispettando il punto di vista della Curva Nord, mi aspetto sostegno per il Catania».

Direttore Lo Monaco, si può fissare un obiettivo anche se partirete penalizzati con almeno sette punti in meno?

«Vogliamo vincere il più possibile, stiamo mettendo ogni mezzo per cominciare bene e finire meglio affrontando i problemi senza scoraggiarci. Tutt’altro».

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