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Doc Sicilia, avvio vendemmia 2019, meno uva ma più qualità

Di Redazione |

Il primo mese di vendemmia per la Doc Sicilia conferma le previsioniiniziali: c’è un calo medio di circa il 30 per cento di quantità di uvaraccolta e una qualità che i coltivatori del “vigneto Sicilia” definisconoottima. I primi vitigni a bacca bianca vendemmiati, dal Pinot Grigio alloChardonnay, dal Grillo al Lucido, presentano tutti la stessacaratteristica: alla diminuzione del quantitativo corrispondono uve maturee profumate, con un corredo aromatico di prim’ordine. Le stime lascianoprevedere, per la vendemmia 2019, una produzione totale in Sicilia di menodi 4 milioni di ettolitri di vino. Anche i vitigni a bacca nera continuanola loro maturazione grazie alle favorevoli condizioni climatiche.Il punto sulla vendemmia offre un resoconto omogeneo dalle provincedell’isola, dove in molti casi le attività di raccolta sono iniziate adagosto con una decina di giorni di ritardo rispetto al 2018.

Vendemmia a Menfi

Filippo Paladino, vicepresidente della Doc Sicilia, fa il primo bilanciodella campagna di raccolta nel Trapanese e nell’Agrigentino: “La vendemmiainiziata con la raccolta del Pinot Grigio registrava una tendenza del 40%di quantità in meno rispetto al 2018. Gli altri vitigni vendemmiati, ilViognier, il Merlot, hanno visto una riduzione del 30-35% come media. Undato è certo: poiché la vendemmia dura fino ad ottobre, per poter tracciareun bilancio è comunque necessario aspettare che la vendemmia sia terminata.Possiamo dire fin d’ora che il ritardo di dieci giorni con cui è iniziatola vendemmia per certi aspetti è stato positivo, le piante hanno potutoaccumulare sostanze aromatiche e prevediamo vini molto profumati.Tutto lascia prevedere che il bilancio finale sarà in linea con quantostiamo registrando finora”.

Giuseppe Monteleone, presidente della Cantina Birgi di Marsala:“La qualità delle uve fin qui raccolte è buona, e facciamo riferimentoprincipalmente al Grillo, uno dei vitigni che insieme al Catarratto eall’Inzolia rappresentano il 70 per cento della nostra produzione. Il calodel raccolto sarà complessivamente del 30 per cento, ma le vigne sono inottime condizioni dato che il clima freddo tra aprile e maggio haconsentito di evitare il rischio che le vigne fossero colpite da malattie.Le nostre vigne si estendono dalla zona costiera tra la Riserva delloStagnone di Marsala a Marausa, fino al comprensorio interno della digaRubino, e ovunque le condizioni sono nella norma. Dalle prime verificheanche le uve di Nero d’Avola stanno maturando molto bene”.

Filippo Buttafuoco, agronomo di Cantine Settesoli:“Abbiamo una qualità eccellente delle uve, e un calo quantitativo cheancora non possiamo concretizzare ma che potrebbe variare dal 10 al 25 percento. I nostri vigneti sono nella zona di Menfi e hanno caratteristichemolto differenti: ci sono vigne coltivate in riva al mare e su colline a400 metri di altezza, 32 cultivar diverse, cinque tipi di suoli differenticon modalità di irrigazione che variano. Ecco perché potremo tirare unbilancio sulla resa quantitativa solo a fine vendemmia. Il clima è statofavorevole e ciò non favorisce lo sviluppo di eventuali malattie. In piùsappiamo che i nostri viticoltori coltivano le vigne con grande attenzioneper conferire solo uva sana e non correre il rischio di vedersi declassatoil prodotto con una conseguente remunerazione inferiore”.

Vendemmia in provincia di Palermo

Giovanni Greco, presidente di CVA, Viticultori Associati Canicattì:“Anche nell’agrigentino e nel nisseno la vendemmia è stata avviata con ilritardo di una decina di giorni registrato in altre parti dell’isola. Invigna c’è meno uva – il calo prevedibile è del 15-20% per i 350 soci convigneti principalmente ad Agrigento, Campobello di Licata, Naro,Castrofilippo – ma la qualità è davvero eccelsa. Ho visto tante vendemmie,ma questa del 2019 si presenta con tutti i crismi e le giuste premesse. Leuve hanno una buona acidità e il grado zuccherino è quello necessario perottimi bianchi. Anche le uve rosse, se le temperature si manterranno inbuone condizioni, daranno ottimi risultati”.

Gian Marco Iannello, azienda Occhipinti di Vittoria:“L’annata si preannuncia con una qualità in linea rispetto alle precedentie uve in ottima salute. Qui nel Ragusano i tempi di maturazione dellepiante sono regolari: intorno al 10 settembre è previsto come ogni annol’inizio della raccolta delle uve bianche di Moscato e Albanello, mentreper le uve rosse di Frappato e Nero d’Avola, che compongono il restante 80per cento dei nostri vigneti, l’inizio della raccolta è previsto intorno al20 settembre”.

Vito Rappa, agronomo azienda LiberaTerra:“Abbiamo terreni in diverse zone della Sicilia occidentale e molti sonoconcentrati nell’alto Belice, tra Corleone, San Giuseppe Jato, Monreale, efino al Trapanese. Nei diversi vigneti c’è una grande difformità nellamaturazione delle uve, con una qualità migliore rispetto allo scorso anno.Le uve sono sane e la maturazione ha un po’ risentito del passaggiorepentino dalle temperature fredde e dal clima piovoso di primavera alcaldo degli ultimi due mesi. Le piogge di questi ultimi giorni non hannoprovocato scompensi. Le rese del Grillo, il vitigno che abbiamo giàvendemmiato, parlano di un calo del 20 per cento rispetto allo scorso anno”.

Ruggero Vasari, azienda Vasari, Santa Lucia del Mela, Messina:“Quest’estate calda e asciutta ci consegna uve sanissime. Siamo un’aziendabiologica di Santa Lucia del Mela, nel Messinese, sono stati necessaripochi interventi per prevenire eventuali malattie come la peronospera: dalpunto di vista sanitario, quindi, le uve sono ottime. La resa quantitativaè buona, anche in relazione ai vigneti più vecchi che sono in produzione dadecenni Insomma bilancio positivo”.

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