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Biancavilla, c’è una pista per l’omicidio dell’uomo massacrato a pietrate

Di Vittorio Fiorenza |

BIANCAVILLA – Una punizione per uno sgarro o per un patto infranto? Il castigo per qualcosa che non doveva essere fatto o non doveva essere detto? Qualunque sia il movente, la violenza bestiale con cui si è infierito su Antonio Crispi, trovato morto domenica a Biancavilla, suggerisce certamente un’ira incontrollata da parte di chi ha preso una grossa pietra e con questa gli ha fracassato la testa.

Chi, tra inquirenti ed investigatori, ha visto il cadavere del 44enne biancavillese su una traversa della Strada Provinciale 167, a sud di Biancavilla, non ha dubbi sul modo barbaro con cui è stato ucciso. Resta da capire chi è arrivato a tanto e perché.

I carabinieri della compagnia di Paternò e quelli della stazione di Biancavilla si sono chiusi in un fittissimo riserbo perché stanno raccogliendo una serie di elementi. Ma i militari non stanno brancolando nel buio. Anzi, la sensazione è che hanno imboccato una pista ben precisa per fare luce sull’omicidio del titolare del chiosco di bibite di piazza Sgriccio. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Rosaria Molè, stanno scavando sulla vita privata e le frequentazioni del 44enne (un incensurato descritto come persona cordiale, sposato e padre di tre bambini) e presto potrebbero portare…

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