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In coma vegetativo dopo anestesia, Cassazione annulla condanna per medico

Di Carmela Marino |

CATANIA – La quarta sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Catania con la quale un anno fa era stata confermata la condanna a sei mesi dell’anestesista Silvio Budello, accusato, insieme all’infermiere di sala Carlo Terrano, di lesioni gravissime nei confronti dell’architetto Giuseppe Marletta, in coma vegetativo da cinque anni in seguito di un semplice intervento chirurgico eseguito nell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania. Il professionista si sottopose a una anestesia generale per la rimozione dei punti di sutura in metallo che gli erano stati applicati alla mascella dopo l’asportazione del frammento di una radice dentale.

In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza di Cassazione, il legale di Budello, l’avv. Giovanni Grasso, esprime «grande soddisfazione» per il risultato ottenuto. «A nostro avviso la precedente decisione di condanna nei confronti del dott. Budello aveva omesso di considerare in maniera adeguata le Linee guida ed il Protocollo dell’Ospedale Garibaldi-Nesima in materia di sorveglianza post-operatoria ed aveva perciò errato nell’affermare la responsabilità del medico anestesista; sotto tale profilo, l’annullamento con rinvio consentirà un nuovo esame della vicenda che ci auguriamo possa condurre alla definitiva esclusione della colpa ipotizzata a carico del dott. Budello».

La Cassazione non ha accolto, invece, il ricorso presentato dall’altro imputato, l’infermiere Carlo Terrano, per il quale diviene così definitiva la condanna per lesioni gravissime. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA