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Bilancio bocciato in aula a Ragusa, sindaco grillino come Raggi

Di Carmela Marino |

RAGUSA – «Hanno trasformato un atto tecnico sulle variazioni di bilancio in un atto politico contro di me ma a danno della città». Lo dice il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, del Movimento 5 Stelle (è stato il secondo ad essere eletto nelle liste di Grillo nel giugno 2013 dopo Pizzarotti a Parma), dopo che il consiglio comunale ha bocciato la manovra di assestamento di bilancio col voto contrario delle opposizioni ma anche di una consigliera eletta nelle liste del M5S Maria Rosa Marabita, subentrata da poco ad un consigliere dimissionario perché si è trasferito per motivi di lavoro a Londra.

«A parte che la manovra è di qualche milione di euro – dice Piccitto – e riguardava ad esempio la correzione anche di un maggiore introito di 700 mila euro dei trasferimenti regionali ma consentiva anche di coprire alcune spese non previste come quelle relative al referendum costituzionale. Il problema non è tecnico ma politico perché un sedicente gruppo di attivisti che non fanno parte del Movimento ma aderiscono al gruppo Ragusattiva 5 stelle hanno voluto mettere in difficoltà la mia amministrazione non rendendosi conto di fare un danno alla città».

«Rischiamo di non mettere in equilibrio i conti del Comune solo perché vogliono farmela pagare e stiamo parlando di un ente come quello che amministro che sul piano finanziario è sano e non ha problemi finanziari. – lamenta – Operando così hanno fatto un danno alla città, non a Piccitto. È un attacco politico senza senso e senza alcuna logica solo per il piacere di andare contro il sindaco».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA