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Ue, la Sicilia la Regione con più frodi: quasi 170 milioni

Di Redazione |

Ammonta a quasi 170 milioni il bottino delle frodi europee commesse in Sicilia. La nostra regione si conferma anche al primo posto in questa non invidiabile classifica. Le truffe in agricoltura e quelle sulla pesca, gli appalti fuori ordinanza e i fondi per l’innovazione che non c’è sono i settori maggiormente gettonati dai truffatori.

Il dato è contenuto nella relazione annuale inviata dalla Corte dei conti al Parlamento e diffusa oggi da Il Sole 24 Ore. I magistrati ci restituiscono una pagella del nostro Paese che non ne fa esattamente il primo della classe in Europa. Le cifre infatti sono amare per la nostra immagine: nei conti del 2015 tra irregolarità e frodi segnalate o accertate pendono la bellezza di 356 milioni, con le Regioni a quota 199 milioni che fanno la parte del leone. Il Sud che pesa per ben 174 milioni e la Sicilia che da sola colleziona ben 167,8 milioni.

Sicilia in testa alla classifica delle frodi anche per quanto riguarda i primi otto mesi del 2016 con 50,2 milioni su 94,2 contestati alle amministrazioni regionali e poco meno di un terzo dei 162 milioni che riguardano l’Italia nel suo complesso con tutte le amministrazioni centrali.

Il più «saccheggiato» in assoluto è stato il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), sul quale tra irregolarità e frodi pendono complessivamente 242,2 milioni, l’80% (102,4 milioni) tutti di derivazione regionale. E tra questi sempre la Sicilia, che da sola somma 95 milioni, il 90% di tutte le pendenze regionali.

Altro capitolo di grande rilievo dei fondi strutturali, sul quale la Corte mette l’accento, è il Fse (Fondo sociale europeo), con 73 milioni sotto osservazione, ma ben 71,3 milioni sono ancora una volta imputati alla Sicilia: riguardano progetti risalenti alla programmazione 2000-2006 per i quali sono pendenti procedimenti penali, rimarca la magistratura contabile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA