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Corruzione, giudizio immediato per Maesano e Barbagallo

Di redazione |

CATANIA – Il Gup di Catania, Anna Maggiore, ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzato dalla Procura, per l’ex sindaco di Aci Catena, Ascenzio Maria Catena Maesano, di 58 anni, l’ex consigliere comunale ed ex presidente della commissione Finanza, Orazio Barbagallo, di 68 anni, e l’imprenditore Giovanni Cerami, di 70. I tre, accusati di corruzione per un atto contrario ai propri doveri d’ufficio, furono fermati il 10 ottobre del 2016 dalla Dia di Catania dopo il presunto pagamento di due tangenti, una da quattromila e una da 15mila euro, che l’imprenditore, secondo l’accusa, ha consegnato al consigliere comunale, che l’ha poi equamente divisa con il sindaco. Le indagini si sono avvalse anche di intercettazioni. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 7 giugno davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania. Nel provvedimento è parte offesa il Comune.

Secondo il procuratore Carmelo Zuccaro, e i sostituti Antonella Barrera e Barbara Tiziana Laudani, che firmano la richiesta, gli imputati avrebbero «sistematicamente affidato alla società Halley consulting, e prima a La Sisco e alla Hallety, tutte riconducibili a Cerami, il servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software e hardware del Comune di Aci Catena per oltre dieci anni mediante il ricorso dell’illegittimo istituto del “rinnovo del contratto”, e in violazione del divieto di frammentazione dell’appalto, per un importo complessivo superiore ai 400mila euro». Contestata inoltre «l’aggiudicazione alla Halley consulting del progetto esecutivo “Home Care” finanziato dall’Unione europea con 252.000 euro».

Dal provvedimento del Gip emerge anche che la Procura ha stralciato la posizione di «Sebastiano Valentino, procuratore speciale della Halley consulting» per il quale «si sta procedendo separatamente». La decisione del Gip è stata notificata oggi agli avvocati Giuseppe Marletta e Enzo Mellia, che assistono Maesano, ai penalisti Orazio Consolo e Giuseppe Di Mauro, che rappresentano Barbagallo, e all’avvocato Attilio Floresta, legale di Giovanni Cerami.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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