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In Sicilia ormai è allarme morbillo: rischio mortalità per 60 bambini

Di Antonio Fiasconaro |

Anzi, c’è già un fronte di mamme, di genitori, ostinati e contrari alla vaccinazione che, a loro dire, potrebbero innescare complicazioni, anche gravi, come l’autismo.

Tutto falso. Non conclamato. Gli esperti hanno sempre sostenuto che non c’è scientificamente una correlazione tra vaccino e autismo.

Il morbillo fa paura, ma allo stesso tempo viene sottovalutato. In Sicilia i vaccinati crollano, eccome: negli ultimi anni si è passati dall’81%, al 79% fino al 64%, ben al di sotto di quel 95% che i medici ritengono come una sorta di “soglia limite” per evitare il rischio di un’epidemia.

«Il ministro Lorenzin ha fatto bene ad alzare la voce – sottolinea Milena Lo Giudice, pediatra palermitana di libera scelta e componente del tavolo tecnico regionale all’assessorato della Salute in tema di vaccinazioni – in tempi non sospetti, qualche mese fa attraverso il vostro giornale avevo dato alcuni numeri: in Italia ci sono 640mila bambini non vaccinati contro il morbillo, se dovesse esplodere da un momento all’altro un’epidemia a rischiare la vita sarebbero non meno di 640 bambini, facendo due conti, in Sicilia potrebbero essere a rischio-morte non meno di 50-60 soggetti. Vogliamo tutto questo? Allora, occorre una presa di posizione, una volta per tutte. Occorre far tremare i polsi a quei genitori che si ostinano ancora oggi a non vaccinare i propri figli. Lo vogliono capire che se non si fa profilassi si rischia la vita? Bisogna essere nudi e crudi. Bisogna provocare paura a quanti si ostinano ancora oggi a non vaccinare i propri figli».

Certo, aggiungiamo noi, le coscienze potrebbero ammorbirsi soltanto quando potrebbe accadere una morte improvvisa. Allora sì, che qualcuno ripensandoci correrebbe immediatamente a vaccinare i figli pur di salvargli la vita.

«Purtroppo – aggiunge ancora la Lo Giudice – moltissimi in Sicilia ed Italia sono influenzati dalle “bufale” che vengono lanciate dai social, da internet e dalla cattiva informazione. Voi giornalisti avete un’arma davvero efficace: dovete a tutti i costi scrivere che chi non vaccina per il morbillo rischia di provocare gravi patologie ai propri figli ed anche la morte. L’intevento migliore è quello culturale e non quello coercitivo. Bisogna lavorare molto, soprattutto su due realtà come quelle del Messinese e del Catanese dove c’è un abbassamento della guardia in tema di vaccinazioni. A Messina la situazione è drammatica. Ha ragione l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi che chiede a tutti tolleranza zero. Ricordiamoci che la vaccinazione serve per sé ma anche per l’intera comunità, per il cosiddetto “effetto gregge”».

La Federazione italiana medici pediatri sul fronte della profilassi è abbastanza chiara: «Le vaccinazioni non sono una questione di libertà personali, ma una battaglia di civiltà». Tuttavia continuano a registrarsi tra la popolazione ignoranza e pregiudizi per quanto attiene la vaccinazione. Per non parlare di tanti medici che, addirittura, la sconsigliano.. La disinformazione e le false notizie nuocciono gravemente alla salute. Infatti, secondo i dati contenuti all’interno del rapporto “Italia 2016” redatto da Eurispes, l’80% dei genitori italiani naviga sulla rete e di questi il 70% utilizza le informazioni avute per decisioni relative alla propria salute o a quella dei figli. Gli esperti: bisogna abbattere i pregiudizi e il “fai da te” in rete, altrimenti sarà la fine…

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